Sanità più vicina ai cittadini: triplica la presenza dell’ambulanza della Croce Rossa a Valli

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Se Maometto non va alla montagna, la montagna deve andare da Maometto. E’ questo il principio seguito dal Comune di Valli del Pasubio, che essendo distante dall’ospedale di Santorso ha pensato di “avvicinare” la sanità ai suoi cittadini portando un presidio fisso della Croce Rossa nei giorni di maggior afflusso turistico dell’anno.

Se c’è infatti una problematica rilevante nel territorio di Valli del Pasubio, caratterizzato dalla presenza di molte piccole contrade molto sparse e spesso abitate da popolazione anziana che può aver bisogno di assistenza in qualsiasi momento, è quella della notevole distanza dall’ospedale di Santorso. Un’ambulanza può impiegare oltre 40 minuti a raggiungere le località più remote del paese di Valli, con conseguente aumento della pericolosità di ogni possibile problematica di salute da parte degli abitanti.

Per cercare di ridurre questo gap, facendo i conti con una sempre maggior contrazione degli investimenti nella pubblica sicurezza, in paese da qualche anno si coinvolge l’Ulss 7 Pedemontana e la Croce Rossa: nel periodo estivo, per 11 domeniche, di fronte al Centro Prelievi è parcheggiata un’ambulanza della Croce Rossa, pronta a partire in caso di emergenze.

E se nel 2019 sono state 11 le domeniche in cui è stato offerto questo servizio, dal 2020 il numero di giorni passa a 31. Il personale della Croce Rossa è stato presente sul territorio di Valli per tutte le domeniche di gennaio 2020, e lo sarà per tutte quelle di luglio, poi nei sabati e domeniche di agosto, le domeniche di settembre, di dicembre e nelle festività natalizie. “Grazie infatti ad un positivo dialogo con l’Ulss siamo riusciti quasi a triplicare questa presenza sul territorio – spiega l’assessore al sociale Fabiola Pozzer – per un investimento complessivo dell’Ulss di 9.300 euro. La spesa del Comune si limita ai pasti dei volontari di presidio, oltre all’aver messo a disposizione una struttura per il loro alloggio durante la giornata”. Un investimento globale quindi che tra Ulss e comune supera i 10mila euro.

“Nel periodo estivo infatti aumenta e di molto il flusso di persone che stazionano a Valli – aggiunge il sindaco Carlo Bettanin – avere questo ulteriore presidio sanitario in grado di intervenire in velocità diventa fondamentale per noi. In dieci minuti infatti il personale della Croce Rossa, che talvolta ha anche un infermiere a bordo, può arrivare in tutte le contrade”.

“Ai turisti vanno aggiunti tutti coloro che frequentano il territorio nell’arco della giornata nei fine settimana – prosegue Bettanin – attratti dai numerosi sentieri e percorsi, adatti a qualsiasi età ed a qualsiasi preparazione atletica. Si stima che solo la Strada delle 52 Gallerie sia percorsa da non meno di 50mila persone nei 6/7 mesi di apertura, mentre il Giro di Campogrosso, da quando è aperto il ponte a corde, è percorso sia d’estate che d’inverno essendo il paesaggio estremamente suggestivo con la neve e la luna piena”. “Occorre altresì considerare che nei prossimi mesi sarà aperta al pubblico la piattaforma sulla cascata di Brazzavalle – prosegue Bettanin – attrazione che attirerà sicuramente numerosi visitatori se si considera che il solo annuncio del progetto, un paio d’anni fa, ha immediatamente attivato prenotazioni anche di pullman”.

“Si consideri infine la posizione geografica di Valli del Pasubio, posto sulla direttrice stradale Schio – Rovereto, che raccoglie il transito di numerosi automobilisti e motociclisti che percorrono la Vallarsa per raggiungere Rovereto ed il Garda – conclude Bettanin – anche questi, nonostante siano solo in transito, sono soggetti a rischio incidenti come nel mortale caso di agosto scorso, nei pressi di San Antonio, quando l’ambulanza di stanza a Valli ha raggiunto il luogo in 3 minuti contro gli oltre 30 che avrebbe impiegato con partenza da Santorso”.

“Siamo molto contenti di questa ulteriore presenza della Croce Rossa, che ringraziamo assieme all’ULSS – conclude Pozzer – per un territorio così sparpagliato come il nostro diventa fondamentale accorciare la distanza con il servizio sanitario, e questa iniziativa va in questo senso”.