Torna la magia del Presepe di Bariola. Oltre 20mila presenze finora

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E’ un altro anno di grande successo e presenze per il Magico Presepe di contrada Bariola, a Sant’Antonio di Valli del Pasubio. Ad oggi infatti sono già passate più di 20mila persone attraverso la piccola contrada ai piedi del monte Pasubio, allestita a presepe con personaggi a grandezza naturale sparsi per le tezze.

Ormai la peculiarità del presepe di Bariola è nota. Le statue della sacra rappresentazione hanno i volti degli abitanti del quartiere di Sant’Antonio, e sono a grandezza naturale. Vestiti con gli abiti della tradizione contadina della Val Leogra, rappresentano e inscenano storie di vita che ormai non ci sono più: c’è una scena di filò, un vecchio che bate la falsa, un uomo che tacona na scarpa, una donna che fa la calsa pai nevodi, e tanti altri spaccati di una civilità contadina che per secoli ha segnato le vite della montagna vicentina.

Quest’anno poi, oltre a diversi nuovi personaggi aggiunti, una bellissima novità. In collaborazione con una studentessa vallense neo-laureata in Scienze Forestali, è stato allestito uno spazio dedicato al legno, dove un nonno racconta al figlio l’arte del marangon, cioè del falegname.

 

“Fino ad oggi sono passate circa 20mila persone – dice Marco Cumerlato, uno dei responsabili dell’organizzazione del Magico Presepe – il brutto tempo ci ha un po’ penalizzato, ma non siamo ancora a metà del tempo di apertura. Il presepe sarà infatti aperto fino al termine di gennaio ed ha aperto a Natale”.

“Il fine settimana del 19-21 ci sarà la sagra di Sant’Antonio – prosegue Cumerlato – contiamo di vedere tante persone in Bariola. Inoltre il 28 gennaio, giorno di chiusura, presenteremo nella chiesa della frazione un documentario realizzato sulla preparazione del presepio. È un video creato da professionisti con sottotitoli anche in lingua inglese, visto che diversi visitatori vengono anche dall’estero. I registi che ci hanno seguito lo vogliono portare a diversi concorsi internazionali per raccontare cosa facciamo qui, nella piccola Bariola”.