Alcaraz vince gli Us Open contro Sinner e gli strappa anche la vetta della classifica Atp


Carlos Alcaraz vince gli US Open. Jannik Sinner perde la finale contro lo spagnolo a New York, cedendo il titolo dello slam americano che aveva conquistato lo scorso anno. Alcaraz ha battuto l’italiano in 4 set con il punteggio di 2-6, 6-3, 1-6, 4-6. Con il trionfo in America, Alcaraz strappa a Sinner anche la vetta della classifica Atp, tenuta per 65 settimane consecutive, e torna il numero uno del ranking mondiale. Amaro il commento di Jannik dopo la finale: “Oggi più di così non potevo fare, complimenti a Carlos”, ha detto.
I due campioni si sono affrontati in una partita fatta di colpi potentissimi e di grandi giocate. La terza finale di uno slam consecutiva, la seconda vinta dallo spagnolo, è anche la prima in cui si è vista una decisa prevalenza di un tennista sull’altro. Complice una serata in cui il servizio non ha aiutato Sinner, oltre a un avversario in condizioni strepitose. Primo set a senso unico con Jannik insolitamente dimesso e bloccato, mentre Alcaraz sfoderava il suo miglior tennis. Poche prime in campo e molti errori gratuiti per l’altoatesino. Nel secondo set Sinner ha tolto il freno a mano iniziando a rispondere con la solita potenza e precisione. Dopo il break al quarto gioco, l’italiano ha tenuto bene conquistando il set. Ma la situazione si è nuovamente rovesciata nel terzo set, con Jannik che è uscito sconfitto 6-1 subendo due break. Infine il quarto set, con un inizio combattuto e il break subito da Sinner sul 2-2. Alcaraz ha mantenuto il vantaggio e ha chiuso la partita, vincendo il torneo. Lo spagnolo torna così sul tetto del mondo mentre divide con Sinner, come nel 2024, il numero di slam vinto, due a testa.
La finale di quest’anno ha un montepremi da record: un assegno da 5 milioni di dollari che andrà ad Alcaraz, contro i 2,5 milioni di dollari per lo sconfitto Sinner. Si tratta del premio più ricco di sempre per un torneo ufficiale del circuito e segue l’incremento del +20% del montepremi degli US Open rispetto al 2024.
Presente sugli spalti anche il presidente americano Donald Trump, inquadrato solo due volte in tutto il match dalla regia internazionale e “coperto” di fischi dal pubblico. La finale è iniziata con oltre mezz’ora di ritardo per il surplus di controlli di sicurezza, fattore che avrebbe indispettito spettatori e atleti.