Basket: la Nba vuole far ripartire la stagione a porte chiuse e lontano dalle zone rosse degli Usa

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Nonostante l’emergenza coronavirus negli Stati Uniti stia raggiungendo livelli drammatici, l’Nba sta pensando di ripartire con gare a porte chiuse e in campo neutro; cioè in posti distanti dalle zone rosse.

E’ questo negli Stati Uniti, secondo Espn lo scenario su cui sta lavorando la National Basketball Association per riprendere la stagione, appena l’incubo Covid-19 lo permetterà. Come possibili sedi si sta ragionando su Las Vegas, Bahamas oppure, un campus universitario nel Midwest. Ovvero, alcune zone in cui al momento i casi di coronavirus sono limitati. Sicuramente, le partite si giocheranno senza pubblico sugli spalti.

Intanto, si moltiplicano le iniziative di solidarietà. Su Twitter Danilo Gallinari, giocatore dell’Oklahoma City Thunder, ha scritto: “Felice di collaborare con la contea di Oklahoma per mettere a disposizione tamponi per il Covid-19 e altro materiale sanitario per permettere a chi lotta in prima linea di avere più strumenti per la protezione personale. Restiamo a casa, mettiamoci al sicuro, insieme possiamo”. Il “Gallo” ha fatto una donazione a favore del dipartimento medico della contea di Oklahoma City per acquistare: 400 tamponi, mascherine, camici e guanti.

Gallinari a ESPN. Successivamente, intervistato dalla famosa emittente televisiva, il campione azzurro ha detto: “Sento di voler e dover fare qualcosa per dare il mio aiuto in questo momento particolare. Le persone nella mia posizione possono dare una mano. So cosa sta succedendo in Italia e cosa ha vissuto la mia famiglia, se posso dare il mio contributo per limitare i problemi che ha avuto il mio Paese nella comunità in cui vivo e più in generale negli States lo faccio volentieri”. Curiosità: Gallinari era in campo per affrontare gli Utah Jazz prima che la gara venisse rinviata a causa della positività di Rudy Gobert.

A tal proposito, Gobert e Mitchell sono guariti: finisce la quarantena per gli Utah Jazz. Rudy Gobert e Donovan Mitchell, erano stati i primi due cestisti della Nba risultati positivi al Covid-19; ora sono guariti. Lo ha reso noto il dipartimento di salute dello Utah dopo un ulteriore controllo di tutta la squadra. Da venerdì 27 marzo dunque tutte le persone della franchigia di Salt Lake City tenute sotto osservazione, compresi Gobert e Mitchell, sono libere di poter tornare alle loro vite. Sono tutti guariti e non rappresentano più un rischio di contagio per tutti quelli che verranno in contatto con loro. Nel frattempo, come detto, la Nba sta studiando un modo per riprendere a giocare.