Coppa Italia, Milan-Juventus finisce 1-1: bianconeri salvati da arbitro e Var

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Al Meazza per la seconda semifinale di andata di Coppa Italia, davanti a ben 73 mila spettatori, è andato in scena un autentico scontro tra titani: Ibrahimovic vs Cristiano Ronaldo. Milan-Juventus finisce 1-1 ma a recriminare sono soprattutto i rossoneri che avrebbero meritato di vincere per quanto visto in campo. Madama è ancora malata, molto malata: sempre per colpa della sciagurata scelta societaria di cacciare Allegri per affidare la panchina a Maurizio Sarri. Un allenatore bravo ma non da Juve. Una scelta fatta perchè i bianconeri di Allegri non giocavano bene; però, vincevano. Mentre i bianconeri di Sarri continuano a giocare male e non vincono.

A San Siro la Juventus è stata salvata dall’ arbitro, dal Var e dal solito CR7 che al 90′ trasforma un rigore dubbio concesso da Valeri dopo essere stato chiamato a rivedere il tutto al monitor. Una volta un rigore così non lo avrebbero mai fischiato, però, alla luce delle nuove regole può anche starci. E comunque, da quando è stata introdotta la tecnologia e da quando sono cambiate le regole sui falli di mano, i calci di rigore sono triplicati. Il Milan con Rebic spaventa una Vecchia Signora spaesata e sconclusionata. Rossoneri in vantaggio nella ripresa con l’attaccante croato letteralmente rigenerato dall’arrivo di Ibra, ma, frenati dalle parate del 42enne Buffon e dall’inferiorità numerica per il rosso a Theo Hernandez, espulso al 26° del secondo tempo per doppia ammonizione. Il pareggio con gol alla fine sorride alla Juve in vista del ritorno, dato che a Ronaldo e compagni per centrare la finalissima basterà uno 0-0.

Nel confronto tra le due squadre a uscire meglio dal match è stata senza dubbio quella rossonera brava a creare tante occasioni da gol. Nella Juventus invece il tanto decantato “sarrismo” continua a latitare. E la compagine torinese rimane in crisi: subisce almeno un gol a partita e fatica nel costruire e a dare linearità alla manovra. Insomma, resta viva solo grazie alle invenzioni dei singoli. Significative le parole di Bonucci al termine: “Juve, non ti puoi accontentare di concedere e poi recuperare. Aver segnato è fondamentale, ma dobbiamo crescere perché ci aspetta la fase decisiva della stagione”.