La Figc smentisce la Lega di A: play-off e algoritmo in caso di stop. Dure sanzioni per chi bara sul Covid

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Come previsto, alla fine ha vinto la linea del presidente Figc Gabriele Gravina. Sconfitta la Lega di Serie A, nettamente in minoranza tra le componenti del Consiglio Federale. Queste le decisioni prese: niente blocco delle retrocessioni, play-off e play-out in caso di stop definitivo del campionato causa coronavirus; in subordine, applicabilità del famigerato algoritmo per cristallizzare la classifica (ma senza assegnazione dello scudetto). Si farà ricorso a questo “piano C”, basato su proiezioni statistiche, nel caso di impossibilità di avere un tempo tecnico per concludere il campionato anche attraverso gli spareggi a eliminazione diretta. Niente da fare invece per il calcio femminile: sospensione definitiva dei campionati donne.

Pugno duro della Federcalcio in caso di violazione del protocollo anti-Covid. Pene severe, sanzioni durissime per i club che non rispetteranno le regole sul coronavirus: dall’ammenda fino all’esclusione dal campionato. In questo modo la Figc intende tutelare la salute dei calciatori e di tutti gli addetti ai lavori. A tal proposito ha anche arruolato 31 esperti del settore medico per rafforzare il pool di controllo della Procura. Le ipotesi di reato spaziano dai mancati tamponi a eventuali risultati occultati. Il comunicato della Federcalcio recita: “La gravità della violazione è valutata in funzione del rischio per la salute dei calciatori, degli staff, degli arbitri e di tutti gli addetti ai lavori esposti al contagio da Covid-19 nonché dell’accertata volontà di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione”.

La formula di eventuali play-off e play-out sarà decisa solo nei prossimi giorni. In ogni caso prima della ripresa del campionato prevista per il 20 giugno. A sceglierla saranno il presidente della Figc Gravina e i suoi due vice Cosimo Sibilia e Paolo Dal Pino, presidente della Lega di A. La votazione della delibera odierna è passata a larga maggioranza, con 18 voti favorevoli e 3 contrari. Hanno votato contro proprio i rappresentanti della Lega di A: lo stesso Dal Pino, l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta e il presidente della Lazio Claudio Lotito.

Il nodo quarantena. Il presidente federale Gravina ha parlato anche del punto di maggiore criticità, la spada di Damocle che incombe sul calcio in questa ripartenza post-Covid: la famosa quarantena di squadra nel caso di una positività al coronavirus di un calciatore o di un membro dello staff. Il numero uno della Figc in merito ha annunciato: “Ci sono dei contatti in corso con i ministri Spadafora e Speranza, non so se sarà possibile ammorbidire questa norma, ma riteniamo possano esserci delle condizioni che comunque consentano al nostro campionato di andare avanti”. Ma sono anche tanti altri i nodi da sciogliere in vista della ripresa: dai calciatori con i contratti in scadenza, ai prestiti che scadono il 30 giugno.