L’Italia di Mancini vince anche in Finlandia e vede gli Europei del 2020 in anticipo

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Verso Euro 2020: in Finlandia sesta vittoria consecutiva per l’ItalMancini e adesso i prossimi Europei sono a un passo. Basterà battere la Grecia allo stadio Olimpico di Roma il 12 ottobre per avere la certezza aritmetica della qualificazione, in virtù del fatto che passano le prime due di ogni girone e che al momento la classifica recita: Italia a punteggio pieno con 18 punti, Finlandia 12, Armenia 9, Bosnia 7, Grecia 5, Liechtenstein 1. Armenia peraltro oggi scatenata contro la Bosnia di Dzeko e Pjanic: finisce 4-2. Sugli scudi il neoacquisto della Roma Mkhitaryan autore di due gol e un assist. A segno anche l’attaccante giallorosso Dzeko. Ma torniamo all’Italia con l’analisi della partita in terra scandinava.

Immobile si sblocca, bel gioco e occasioni. Questa la sintesi del 2-1 con cui gli azzurri espugnano il campo finlandese di Tampere. Rispetto alla partita in casa dell’Armenia, l’Italia domina e passa in vantaggio con Ciro Immobile nella ripresa. Una liberazione per l’attaccante della Lazio che in Nazionale non segnava da due anni. Poi pareggia l’interessante trequartista del Norwich City Pukki su rigore concesso per un fallo ingenuo di Sensi; il centrocampista dell’Inter è stato comunque tra i migliori in campo. Decide un altro penalty, generoso, trasformato da Jorginho e fischiato per un fallo di mano che non c’è: il calciatore finlandese infatti ribatte di spalle e col braccio attaccato al corpo un tiro di Barella.

Sei partite, sei vittorie: continua il girone perfetto dell’ItalMancini. Nonostante una condizione fisica ancora precaria visto che siamo a inizio stagione, un’altra bella prestazione degli azzurri. Primo tempo bellissimo e tante occasioni da gol non sfruttate dai ragazzi del “Mancio”. Poi ci pensa Immobile, a segno dopo una lunga astinenza, a portare avanti l’Italia al 60′, finalizzando un bel cross di Chiesa dalla destra sporcato di testa da un difensore. Pareggia la stella degli scandinavi Pukki, classe 1990. Il rigore per la Finlandia è netto, quello a favore degli azzurri invece, è inesistente. Dal dischetto lo specialista Jorginho è infallibile. Al di là dell’aiutino arbitrale, è davvero un’ItalMancini spettacolare, dominante ed efficace. Un primo bel riscatto dopo aver toccato il fondo con “Ace” Ventura e la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018.