Serie A: anticipi nel segno dei tecnici in bilico. Crisi-Genova, respira il Milan

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Un sabato di anticipi ricco di emozioni e di adrenalina. Un sabato di anticipi che rende ancora più roventi le panchine della Genova calcistica. Sempre più a rischio esonero: Andreazzoli del Genoa e Di Francesco della Sampdoria.

Momento nerissimo per la “Lanterna”: Samp sempre ultima, Genoa penultimo. Per ora invece si salva l’allenatore del Milan Giampaolo grazie alla vittoria per 2-1 nel Marassi rossoblu. Reina dall’inferno al paradiso: il Milan soffre, rimonta e torna a vincere; “Grifone” avanti con Schone grazie a una papera del portiere spagnolo. Theo Hernandez e Kessie ribaltano il match nella ripresa.

In chiusura altro errore di Pepe che però si riscatta parando il rigore del danese Schone. Insomma, al Ferraris accade di tutto di più, ma, alla fine è festa rossonera. Il Genoa precipita nel dramma, mentre il Milan e il suo tecnico si rianimano, ritrovando il successo dopo tre sconfitte consecutive.

Reina nel bene e nel male. Da colpevole per il gol dell’uno a zero genoano a eroe per il rigore parato a Schone nel recupero della ripresa: questa la particolare serata dell’estremo difensore iberico sostituto di Donnarumma finito k.o. nel riscaldamento. Dura una dozzina di minuti l’illusione del Genoa, ovvero il tempo che passa fra il gol di Schone su punizione a fine primo tempo e la rete di Theo Hernandez che in avvio di ripresa restituisce al “Diavolo” la fiducia perduta, prima del gol decisivo di Kessié su rigore (mani di Biraschi, poi espulso: il tutto rilevato dalla Var).

Giampaolo per ora è salvo mentre diventa fortemente a rischio la posizione di Andreazzoli, il quale paga soprattutto lo scarso rendimento dei suoi in termini di risultati (un punto nelle ultime cinque partite), anche se la sfortuna ha avuto un peso importante.

Verona, l’Hellas batte 2-0 la Samp con rete del difensore Kumbulla in avvio e autogol di Murru nel finale. Blucerchiati meglio nel secondo tempo con l’ingresso di Rigoni e Caprari, ma la panchina del tecnico ora è a forte rischio, anche se la società blucerchiata e i giocatori sono colpevoli come l’ex allenatore della Roma. Il club, alle prese col passaggio di proprietà, ha costruito una squadra più debole rispetto allo scorso anno e non adatta alle idee del nuovo mister. I calciatori anche oggi non hanno lottato come era lecito aspettarsi vista la situazione in classifica. Il Verona così ha approfittato della pessima condizione blucerchiata costruendo fin dai primi minuti una vittoria meritata.

Il patron doriano Ferrero: “Sono attonito. Ora esamino, poi decido…”. Pioli in pole se salta Di Francesco. Il presidente della Samp a fine partita dichiara: “Lo spettacolo offerto oggi è sotto gli occhi di tutti, vedrò di trovare la soluzione. Siamo dispiaciuti, adesso esaminerò la situazione e poi deciderò per il bene di tutti. Domani vedremo di trovare una soluzione, in questo momento la protagonista è la Sampdoria, non io, non Di Francesco, ma solo il club”. Dunque, dopo 6 sconfitte e una sola vittoria, il destino di Eusebio Di Francesco è davvero appeso a un filo. Se, come probabile, Ferrero dovesse decidere per un cambio di guida tecnica, al momento il favorito è Stefano Pioli.

Spal-Parma 1-0. Va ai ferraresi uno dei tanti derby emiliani del campionato. La squadra di Semplici ottiene tre punti pesanti in chiave salvezza, nonostante l’espulsione di Strefezza che la lascia in inferiorità numerica nei venti minuti finali. Con coraggio e sofferenza la Spal inverte la tendenza e allontana la crisi: fino a ieri un solo successo e cinque sconfitte. Bottino pieno, con merito, contro un Parma che si sveglia troppo tardi. A fare la differenza è il ritmo di gioco imposto dai padroni di casa: il pallone viaggia velocemente tra i reparti e i ducali non riescono mai ad accorciare e a rubare il tempo. È di Petagna il gol che vale i tre punti, ma questo è davvero un successo collettivo, perché la Spal, tutta la Spal, dimostra compattezza e spirito di sacrificio. E Semplici, come Giampaolo, scaccia le streghe salvando la panchina.