Elicotteri e posti di blocco: il Prefetto ordina controlli coordinati fra Fara e Breganze. Occhi puntati anche su Schio

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L’elicottero della guardia di finanza che sorvola con insistenza e più volte le colline di Fara Vicentino, posti di blocco di polizia, carabinieri e polizia locale in diversi punti della zona: in tanti si son chiesti oggi cosa fosse accaduto di grave per giustificare un tale dispiego di forze dell’ordine, temendo un drammatico “bis” o inaspettati sviluppi dopo la sparatoria avvenuta al confine fra Fara Vicentino e Breganze lo scorso 24 aprile, nella quale è morto il 29enne marocchino Soufiane Boubagura ed è rimasto ferito l’agente Alex Frusti.

Niente di tutto ciò: quelli avvenuti oggi nell’area fra Breganze e Fara sono controlli straordinari interforze (questo il nome tecnico) voluti dal prefetto di Vicenza Salvatore Caccamo per presidiare il territorio contro il rischio di fatti criminosi. Il funzionario del Ministero dell’Interno sul territorio ha voluto così dare un segno ai cittadini, mettendo sotto la lente d’ingrandimento proprio i Comuni legati in qualche modo alla sparatoria di nove giorni fa. Non è dato al momento a sapere se e quali risultati abbia raggiunto un tale impiego di persone e mezzi.

Il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a Schio
Il dispiegamento di militari e agenti frutto dell’ultima riunione tecnica di coordinamento interforze che si è tenuta venerdì scorso, 28 aprile, in via eccezionale presso il municipio di Schio. Il prefetto infatti dallo scorso mese di marzo sta svolgendo dei comitati itineranti per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il potenziamento dei servizi di vigilanza e di controllo dei territori può essere letto anche come un segno di attenzione proprio verso l’area oggetto del grave fatto di cronaca della scorsa settimana.
Nello specifico, il Prefetto ha impartito una specifica direttiva al questore e ai comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza, finalizzata a mettere in atto una serie di dispositivi mirati che hanno visto anche il coinvolgimento delle specialità delle forze dell’ordine a carattere generale. I presidi non hanno riguardato solo il territorio comunale di Fara Vicentino e   quello limitrofo di Breganze ma anche i Comuni di Colceresa e Lusiana Conco, luoghi di ultima dimora di Boubagura.

Occhi puntati su Schio
Nella riunione di venerdì scorso a Schio, sono stati inoltre sviluppati, alla presenza del sindaco Valter Orsi, specifici focus sulla sicurezza nell’ambito del territorio comunale, sull’andamento di reati come i furti, le rapine e gli scippi (i cosiddetti “reati predatori”) e al microspaccio di sostanze stupefacenti. Attenzione è stata posta anche sui fenomeni di degrado urbano, anche con riferimento alle fasce giovanili. “Confermata – spiega una nota della Prefettura – l’unanime volontà di proseguire e consolidare i rapporti di collaborazione tra istituzioni statali e locali, mentre sono state delineate le strategie operative per incrementare i livelli di sicurezza percepita e partecipata nel territorio”.

In relazione alle aree particolarmente sensibili segnalate dal sindaco di Schio, l’attenzione è stata accentrata sull’opportunità di procedere al più presto alla stipulazione di un apposito “Patto per la sicurezza urbana“, che avrà tra gli obiettivi non soltanto quello di rafforzare il controllo del territorio con sistemi di videosorveglianza collegati alle centrali operative delle forze di polizia, ma anche quelli di adottare misure di prevenzione e contrasto ai fenomeni di devianza e di disagio giovanile e al consumo di droga, nonché di avviare iniziative per la prevenzione di atti illegali o situazioni di pericolo negli esercizi pubblici, con particolare riferimento ai luoghi della “movida”, anche col coinvolgimento diretto delle associazioni di categoria.

Con questo obiettivo è già stata programmata – sempre in Comune a Schio – una riunione per sviluppare ulteriormente le strategie operative, anche con specifico riferimento al vivace tessuto imprenditoriale locale.
Da ultimo, il Comitato delocalizzato a Schio, conclude la nota della Prefettura, “ha rappresentato una preziosa occasione per effettuare un’analisi congiunta delle problematiche legate all’afflusso nel vicentino di cittadini stranieri che hanno richiesto protezione internazionale in arrivo attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo e per sondare con l’amministrazione comunale strategie congiunte e condivise per garantire ottimali condizioni ai fini dell’accoglienza dei migranti”.