“Dal vento improvviso un’onda”: musica e parole per non dimenticare il Vajont

Quel 9 ottobre di sessant’anni fa la morte aveva il volto di un muro d’acqua e di detriti, anticipato di pochi attimi da un vento strano e impetuoso, diverso da quelle tempeste di fine estate. “Dal vento improvviso un’onda” è il reading musicale che andrà in scena domani nella Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta a Carrè dalle 20.45, chiamato a ripercorre tra note e parole i tragici eventi del Vajont, una delle pagine più buie della storia di un’Italia in pieno boom economico.

Uno spettacolo ad ingresso libero, fortemente voluto dall’Associazione Culturale Accademia 24 Settembre con il patrocinio dei Comuni di Carrè e Chiuppano oltre che con la fattiva collaborazione del locale gruppo Alpini: uno spettacolo intenso ed emozionante curato ed eseguito dal Coro Voci del Pasubio di Isola Vicentina, direttore il giovane Riccardo Lapo, già protagonista di importanti iniziative e masterclass con professionisti di caratura internazionale. Ad impreziosire la serata durante la quale saranno proiettate molte foto documentali dell’epoca, la voce narrante di Monica Bassi, brillante musicista e grande appassionata di opera lirica: a lei il compito di far rivivere le pagine del diario di una bambina rinvenuto in mezzo al fango e recuperato dai soccorritori.

Là dove un’intera valle cambiò per sempre faccia, strappando alla vita per incuria e per colpevole negligenza oltre duemila vita innocenti. Due gigantesche onde, alte più di 250 metri: la prima raggiunse Casso ed Erto, risparmiando i due paesi per pochissimo, ma spazzando via alcune frazioni. La seconda, la più terribile, scavalcò la diga miracolosamente rimasta intatta per finire nella valle del Piave, verso ovest: coglierà in pieno la cittadina di Longarone dopo 4 minuti. E nulla fu più come prima.