Fungaiolo perde l’orientamento tra gli alberi caduti e trascorre la notte nei boschi

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Un'immagine di passo Vezzena, la meta del cercatore di funghi disperso fino a stamattina (foto dal sito www.visitlevico.it)

Si conclusa stamattina con un lieto fine la vicenda legata alla scomparsa di un 75enne di Carrè, pensionato e appassionato di montagna, che da ieri non dava più notizie di sè dopo aver intrapreso una scampagnata sulla piana di Vezzena a caccia di funghi. A ritrovare la persona dispersa ormai da 12 ore una squadra del soccorso alpino del Trentino, informata del mancato rientro dell’anziano vicentino. Quest’ultimo, dopo aver perso l’orientamento probabilmente a causa degli schianti boschivi nella zona che rientra nel territorio comunale di Levico Terme, non ha potuto far altro che trascorrere la notte all’addiaccio, in uno dei boschi di passo Vezzena, dopo aver constatato la totale assenza di segnale telefonico nell’area di montagna.

Le ricerche dell’uomo erano state attivate nel corso della serata di ieri, intorno alle 21.45. Essenziale stamattina è risultato l’utilizzo dei droni telecomandati con videocamera messi a disposizione dai vigili del fuoco. Il 75enne è stato così individuato tra le malghe Marcai e Sassi, dove cercava di raggiungere un rifugio per chiedere aiuto. Il pensionato, una volta raggiunto dai soccorritori del Cnsas, ha raccontato di essersi perduto in mezzo agli schianti della tempesta Vaia e, con il sopraggiungere del buio, di aver deciso di fermarsi per trascorrere lì la notte, non potendo avvisare nessuno per l’assenza di campo telefonico.

Un imponente contingente di ricercatori si era nel frattempo organizzato per muovere le ricerche a tappeto dello scomparso, per il quale si temeva il peggio man mano che trascorrevano le ore, considerando le temperature già rigide sui monti a 1.500 metri di altitudine. Alle 22.45 di ieri sera il ritrovamento della sua vettura parcheggiata nei pressi di passo Vezzena, poi unità cinofile, le squadre alpine di Altipini, Levico, Asiago e Arsiero oltre ai vigili del fuoco con la strumentazione sopra descritta, tutti insieme hanno costituito una task force per collaborare nelle ricerche.
Concluse con esito positivo, anzi, un vero e proprio lieto fine. L’anziano di Carrè è stato visitato per cautela, le sue condizioni di salute non avrebbero risentito di un’avventura fuori programma che ha tenuto con il fiato sospeso decine di persone, oltre ai familiari che attendevano notizie da casa.