Comunità energetiche rinnovabili, l’appello di Carlo Gecchelin: “Una scelta a costo zero”


“L’unione fa la forza” è un proverbio adatto agli ambiti più diversi. Di sicuro è valido nel campo delle energie rinnovabili, in ragione degli elevati costi di infrastrutture e tecnologie decarbonizzanti. Solo con un lavoro di squadra è possibile reggere un simile fardello, e tante sono le realtà che, dietro le quinte, danno il loro contributo a beneficio della transizione energetica. Una di queste è la società Impianti Astico srl, il cui presidente, Carlo Gecchelin, è stato ospite di Mariagrazia Bonollo e Gianni Manuel ai microfoni della rubrica di Radio Eco Vicentino “L’Eco dei Comuni“.
Impianti Astico, spiega Gecchelin, “è una società partecipata da 24 Comuni dell’Alto Vicentino e 2 della Valle dell’Agno, Recoaro e Valdagno. Nasce nel 2001, nel momento in cui le amministrazioni comunali hanno provveduto a mettere insieme le fognature e gli impianti idrici”. Attualmente, continua il presidente, “la società si occupa di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili. In particolare da quella più antica e diffusa, ovvero l’idroelettrico. Abbiamo 11 centrali idroelettriche e un impianto fotovoltaico”.
Una società sana, sotto tutti i punti di vista: “Nel 2024 – sottolinea Gecchelin – la produzione di energia è stata notevole, pari a circa 25 MWh. Un tale ammontare poteva sopperire il consumo di 10 mila famiglie. Il bilancio inoltre, nello stesso anno, ha registrato un milione e mezzo di euro di utili. È stato deciso di redistribuirne mezzo milione ai Comuni soci. Thiene, che è il Comune più grosso, ha ottenuto il 17%, ovvero circa 80 mila euro. Il resto ci servirà per finanziare grossi investimenti”.
“Purtroppo – aggiunge Gecchelin -, come ha spiegato recentemente l’assessore regionale Marcato, le risorse idriche del Veneto sono state sfruttate tutte. Si può pensare allora di investire nel fotovoltaico, e infatti stiamo valutando l’acquisto di un terreno del Comune di Thiene per realizzare un impianto a terra. Un’altra possibilità è quella dell’agrofotovoltaico, ma per realizzarla bisogna essere azienda agricola, o quantomeno avere come socio un’azienda agricola”. Anche nel caso degli impianti installati sui tetti, dice il presidente, “procedere non è semplice. Molti tetti, a Thiene ad esempio, sono protetti dalle Belle Arti. Appartengono ad edifici storici, e non possono sopportare il peso degli impianti”.
Una valida soluzione, afferma Gecchelin, è la Comunità energetica rinnovabile (Cer): “Due anni fa abbiamo avviato il progetto della Cer Alto Vicentino. Costituita lo scorso novembre, pian piano si sta avviando”. E a questo proposito, in conclusione, il presidente di Impianti Astico lancia un appello: “È una fondazione pubblica, partecipata dai soli Comuni, il cui obiettivo è ridistribuire gli utili sul territorio. Invito pertanto i cittadini a riflettere sull’opportunità di aderire alla Cer, in modo da condividere l’energia con tutta la società. È una sorta di 5 x mille energetico. Una scelta a costo zero”.
Gabriele Silvestri
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