Disposto l’esame autoptico sul corpo del rappresentante di Zanè deceduto in piscina

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L'ingresso del centro natatorio a Thiene

La salma di Paolo Ballardin, lo sfortunato 52enne di Zanè morto giovedì mattina a bordo piscina a Thiene, sarà sottoposta ad autopsia su ordine della Procura della Repubblica. La famiglia dovrà pertanto attendere il nulla osta da parte dei magistrati per poter celebrare le esequie del congiunto, deceduto a causa di un malore mentre effettuava una lezione di nuoto all’Aquatic Center, a poche centinaia di metri da casa.

Gli approfondimenti medici disposti dagli organi di giustizia, dopo i rilievi consegnati in Procura dai carabinieri di Thiene, mirano a ricostruire con esattezza l’origine dell’arresto cardiocircolatorio che ha provocato la morte dello stimato rappresentante di serramenti e prodotti per l’edilizia, padre di tre figli e presidente del comitato dei genitori delle scuole locali a Zanè. L’uomo avrebbe sofferto nel passato recente di problemi di salute che potrebbero essere legati al dramma consumatosi l’altro giorno nell’impianto sportivo.

L’immediato soccorso offerto dagli operatori della piscina comunale, unitamente all’utilizzo del defibrillatore in attesa dell’arrivo dell’ambulanza del Suem, non sono stati sufficienti per rianimare e tenere in vita Ballardin, che non si è mai più ripreso dal malore, purtroppo fatale.

L’esito degli esami tecnici forniranno riscontri utili ed oggettivi agli inquirenti per delineare eventuali responsabilità di terze persone, mentre in paese il cordoglio è diffuso e unanime. In particolare nell’ambiente delle scuole cittadine, dove sono in tanti i genitori ad aver conosciuto Paolo in questi anni, promotore instancabile di numerose iniziative a favore dei ragazzi.