Inizia il governo Michelusi. “Rigore, serietà e cambiamenti per il bene della città”

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Il sindaco Gianantonio Michelusi, conosciuto da tutti come Giampi, ha giurato ufficialmente e indossato la fascia tricolore nel suo primo Consiglio comunale da sindaco di Thiene.
Una seduta tranquilla, dove tutto è andato secondo il protocollo e che ha visto la presenza di un buon pubblico, a parte un intervento del consigliere di minoranza Giulia Scanavin che non ha accolto di buon grado la regola che prevede di eleggere il consiglio senza interventi da parte dei consiglieri. Ma nulla più.
Il giuramento è stato un momento emozionante per il neo primo cittadino, eletto il 26 giugno dopo il ballottaggio contro Manuel Benetti, che arriva dopo dieci anni da assessore e, prima, cinque da consigliere in opposizione.

Il primo gesto ufficiale di Michelusi è stato il regalo di fiori alle donne presenti in giunta e consiglio ed è proseguito con il giuramento ufficiale sulla Costituzione. Parole pronunciate con voce decisa, che ha però tradito una buona dose di emozione. Quella giusta dose di emozione di chi sa che andrà a svolgere un compito carico di responsabilità in un momento storico in cui molte famiglie thienesi si trovano in difficoltà e mai come ora l’amministrazione comunale è considerata un punto di riferimento.

Andrea Zorzan (Pd) è stato eletto presidente del Consiglio Comunale. Nel corso della seduta sono stati formalizzati la giunta e gli incarichi ai consiglieri delegati. Michelusi ha tenuto per sé le competenze residuali (non poche e non di poco peso): in particolare la sicurezza, le attività produttive, il commercio e le politiche del lavoro, l’aeroporto, la gestione del patrimonio e polo catastale, il personale e l’organizzazione, le politiche sanitarie e l’edilizia privata.

Al vice sindaco, Anna Maria Savio (Thiene per mano), già assessore alle politiche sociali e della parità di genere e alle associazioni di volontariato nella passata amministrazione Casarotto, si aggiungono le competenze in materia di Istituto Musicale Veneto “Città di Thiene” e servizi demografici. A Marina Maino (Partito Democratico) sono delegati i servizi di turismo e gemellaggi, animazione del centro storico, sport e tempo libero, rapporti con le società partecipate (Ava, ViAcqua, Impianti Astico), l’Ufficio relazioni col pubblico, ricerca finanziamenti per progetti di sviluppo della città e del territorio, progetti integrati sovracomunali, bandi fondi europei, rapporti Ipa. Ludovica Sartore (Thien’è), già consigliere di maggioranza nel quinquennio precedente, si vede assegnare politiche culturali e biblioteca, governo del territorio (urbanistica e paesaggio), trasparenza e prevenzione della corruzione. Ad Edoardo Zampese in qualità di assessore esterno (non era candidato), vanno i referati di bilancio, finanze, tributi ed economato, gestione economica e patrimoniale delle società partecipate. L’assessorato ai lavori pubblici e mobilità urbana, politiche ambientali, protezione civile è stato assegnato a Nazzareno Zavagnin (Thiene al centro).

Accanto alla nomina degli assessori, la squadra di Michelusi è costituita anche da quattro consiglieri delegati. Sono Carlo Gecchelin (Thien’è), che seguirà le attività istruttorie in materia di innovazione tecnologica, compresi i rapporti con la società partecipata Pasubio Tecnologia e semplificazione amministrativa; Nicoletta Panozzo (Thiene per mano), incaricata per seguire le politiche dell’istruzione; ad Abramo Tognato (Équa Thiene) Michelusi ha delegato le politiche giovanili e dell’integrazione, le politiche energetiche e agricole; ad Alberto Vecelli (Thiene al centro), infine, è stato conferito l’incarico di seguire la partecipazione civica, compresi i rapporti con i Comitati di quartiere. Completano le file della maggioranza i consiglieri Ilario Barbieri (Thiene al centro) Filippo Carollo (Pd), Fortunato Scarmato (Pd), Alberto Corrà (Thien’è), Andrea Dal Bianco (Thiene per mano).
All’opposizione Manuel Benetti (candidato sindaco della coalizione di centro destra) affiancato da Andrea Busin (Lega), Barbara Cunico e Mirko Chiariello (entrambi di Noi per Thiene, insieme a Giulia Scanavin (candidata sindaco) e Federico Mojentale (Giulia Scanavin sindaco per Thiene).

“Comunico da subito – ha esordito Zorzan – che ci saranno dei cambiamenti e che il nostro compito di amministratori sarà anche quello di riavvicinare i cittadini alla politica”. Complice quel misero 40% di elettori che si è recato alle urne al ballottaggio, gli amministratori hanno incassato il colpo e ora sanno di dover remare ancora più forte per recuperare, tutti, la fiducia degli elettori. “I cittadini rifuggono la politica, a mio avviso sbagliando – ha spiegato il neo presidente del consiglio –. Siamo chiamati ad assumere un ruolo attivo, per coinvolgere la cittadinanza. Faremo rispettare il regolamento del consiglio comunale ma ci saranno dei cambiamenti. Il tutto per il bene comune e la crescita della nostra Thiene”.

La polemica interna alla maggioranza a poche ore dal Consiglio
A poche ore dal Consiglio comunale da alcuni consiglieri non eletti della coalizione di Michelusi è arrivato alla stampa un comunicato con il quale Gaetano Vezzaro, Elsa Marsilio e Rosaria Buonincontri si sono dichiarati contrari alle scelte di giunta da parte del sindaco perché conterebbe troppe componenti del Pd. Si tratta di tre candidati nelle lista “Thiene al centro”.
“Premesso che il sindaco ha il diritto di scegliere le persone che lo affiancheranno in giunta – è scritto nella nota – desideriamo evidenziare che,  tutta la campagna elettorale sostenuta per il candidato sindaco Michelusi è stata portata avanti  da quattro liste civiche, più una di netta provenienza partitica. Questa maggioranza di liste civiche, (le elezioni comunali sono amministrative e non politiche) era il must della campagna elettorale, lo spirito che trainava tutti e che ci permetteva di dialogare e convincere le persone a votare per noi. Ora la composizione della giunta va in senso opposto, forse perché per i numeri usciti dalle elezioni hanno visto la lista del ‘partito’ raccogliere più voti”.

Per Marsilio, Vezzaro e Buonincontri “questi voti risultano essere assolutamente in minoranza se raffrontati con i voti ottenuti della somma delle quattro liste civiche”. A non andar giù, in particolare, la scelta di Ma quello che non si capisce è la scelta di Edoardo Zampese, “di area politica e non civica”, come assessore esterno che non avrebbe una formazione economica. “Fra 72 candidati non c’era un economista, un bancario, un commercialista in grado di reggere un assessorato così importante per Thiene? Riteniamo non sia accettabile avere una persona esterna, politicamente orientata, che per quanto volenterosa, arriva solo ora, dopo che ognuno di noi ha corso, speso tempo ed energie, creduto in determinati valori e anche sostenuto un impegno economico”. “Ad alcuni nostri elettori che già ci ‘etichettano di essere di sinistra’ e che ci accusano soprattutto di aver detto ‘affermazioni non veritiere’ durante la campagna elettorale – aggiungono i tre – vogliamo ribadire che non si intende demonizzare la sinistra, ma le persone firmatarie non si identificano con la svolta politica in essere e crediamo fermamente nel programma condiviso e presentato ai cittadini, come esponenti di lista civica”.

Un comunicato dal quale hanno preso le distanze altri ex candidati della stessa lista, come Michele Monaco: “Non conosco personalmente l’assessore esterno e sono abituato a valutare le persone sull’operato per cui bisogna aspettare. Rinnovo la fiducia alla nuova amministrazione di Thiene e mi aspetto che realizzino il programma che abbiamo annunciato agli elettori. E’ sul programma che gli elettori hanno dato la fiducia, non sulle chiacchiere”.