La “giassàra” naturale del XVII secolo salvata da incuria e arbusti. Concluso il recupero

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L'area della giassàra ripulita e in sicurezza durante i lavori

Non sono molti i thienesi che conoscono cosa si cela sotto il rilievo di terra nello spazio retrostante di Palazzo Cornaggia, oggi salvato dall’incedere del tempo e della vegetazione che ne minava la sopravvivenza. Si tratta di un’antica “giassàra“, una ghiacciaia che fungeva da frigorifero naturale nel XVII secolo, testimone di usi e costumi del tempo, dove venivano conservati al fresco alimenti per tutto l’anno. Ora è stata ripristinata la dovuta conservazione del manufatto in sicurezza, grazie a una manutenzione straordinaria, scongiurando così il rischio di crollo a causa delle radici di piante che si erano fatte strada nel corso dei decenni.

Un piccolo “promontorio” di terra ed erba che sorge tra i parcheggi dell’area di Palazzo Cornaggia, del Padiglione Fieristico e nella vicinanze dell’istituto superiore “Ceccato”. Dunque sotto gli occhi di tanti cittadini, con probabilmente solo le generazioni più datate e qualche appassionato di storia locale a conoscerne l’origine.

La ghiacciaia si trovava in condizioni strutturali critiche a causa della rigogliosa vegetazione attecchita sulla sommità. Arbusti e piante vi erano cresciuti spontaneamente, con radici invasive che avevano già penetrato la copertura e parti del muro perimetrale, e costituendo così una minaccia per la stabilità del manufatto e un potenziale pericolo all’incolumità pubblica, nel caso di schianto delle alberature e dei rami sugli edifici pubblici limitrofi.

Arbusti e alberi, alcuni anche di grandi dimensioni perché raggiungevano i 60 centrmetri di diametro e i 15 metri di altezza, sono stati tagliati con l’ausilio di un’autogru e di personale specializzato. Un abbattimento controllato del verde (e non diretto a terra) che doveva poi essere asportato mediante gru, senza l’accesso nella zona di cantiere di automezzi che avrebbero danneggiato la ghiacciaia e l’area verde circostante.

L’intervento è stato completato con il benestare di Soprintendenza e della Forestale, per una spesa di quasi 15 mila euro. Programmato per i primi di marzo, dopo l’inizio dei lavori è stato stoppato per a causa dell’epidemia per poi riprendere ai fini di aprile fino alla definitiva conclusione.

“Ringrazio la ditta e l’ufficio tecnico – – spiega Andrea Zorzan, Assessore ai Lavori Pubblici –per aver seguito e realizzato l’intervento in tempi difficili. Aggiungo un ringraziamento particolare per il Gruppo Alpini di Thiene, che da sempre cura la manutenzione della zona verde sul retro della Biblioteca e che saprà gestire anche la nuova area ricavata dalla
rimozione della vegetazione. Il prossimo obiettivo dell’Amministrazione Comunale è, ora, far conoscere questo sito storico, con la promozione di iniziative rivolte in primis ai più giovani e alle scuole”.