Cigno ucciso, dall’associazione ambientalista taglia di 5 mila euro sul responsabile
C’è una taglia da 5 mila euro sulla persona che avrebbe ucciso – probabilmente a bastonate – il cigno Arturo, che viveva con la femmina Principessa nei laghetti del piccolo Comune di Laghi.A mettere la ricompensa, è l’Associazione Italia Difesa Animali e Ambiente (Aidaa).
“Nei giorni scorsi si è avuta notizia dell’uccisione quasi sicuramente a bastonate del cigno Arturo che viveva con la sua compagna nei laghetti del comune di Laghi in provincia di Vicenza. Si tratta di un crimine – scrive l’associazione – vero e proprio pare compiuto da un bracconiere. Un criminale che probabilmente è abituato a uccidere senza troppo riguardo gli animali, per questo va assicurato alla giustizia quanto prima e quanto prima va quindi individuato. Per questo motivo l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente pagherà una taglia di 5.000 euro a chiunque con la sua testimonianza diretta davanti alle forze dell’ordine permetterà l’identificazione e la condanna definitiva del responsabile di questa barbara uccisione”.
L’esemplare maschio di cigno, attrazione per i visitatori, è stato trovato morto sulle rive del laghetto all’ingresso del paese lo scorso sabato mattina. In questo periodo faceva la guardia, nel canneto, alla covata della sua “compagna”, dal nome Principessa. Un analogo episodio era avvenuto a maggio 2019 a Recoaro Terme: nel giro di un paio di giorni erano morti entrambi i cigni presenti nel laghetto: prima il maschio col collo spezzato, poi, due giorni dopo, di crepacuore, la femmina.