Sgambamento cani contestato: i proprietari denunciano liti e insulti con alcuni residenti

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Un cane all'aperto (immagine di archivio)

Sgambamento cani di Thiene “proibito”, di fatto: alcuni proprietari di animali denunciano una situazione sempre più pesante a causa di una famiglia di residenti adiacenti all’area verde destinata ai quattrozampe, con insulti e minacce ai loro proprietari.

L’area è quella realizzata dal Comune in via Monte Bianco, nella zona fra le piscine e l’incrocio dello stadio Miotto. In realtà qualche problema nello spazio sgambamento era stato segnalato già in passato, più di tipo logistico: a parte l’assenza di alberi e panchine, alcuni buchi nella rete attraverso cui i cani potrebbero infilarsi e scappare. Di recente si sono aggiunti i dissapori con una famiglia che abita a ridosso dello spazio recintato e che lo frequenta. Secondo le denunce raccolte dai dissapori e i litigi ultimamente si è rischiato addirittura di passare alle mani: tanto che alcuni proprietari di cani hanno deciso di evitare lo spazio.

“Qualche giorno fa – è la testimonianza di Sabrina, che frequenta il posto con il suo cane – ho fatto presente alla famiglia in questione, che abita lì vicino, che portare lì il loro figlio, che non ha più di quattro anni, e lasciarlo incustodito in balia dei cani poteva rappresentare un pericolo. Avevamo già avuto una discussione con questi signori una settimana fa e ieri mi hanno minacciata e riempita di insulti, di fronte al loro figlio. Tanto che ho chiamato i carabinieri, che però non sono arrivati. Ho dovuto chiamarli già due volte, ma io sono sono l’ultima persona in ordine di tempo ad essere stata presa di mira da queste persone. Sta di fatto che io all’area di sgambamento col mio cane non posso più andarci e come me tanto altri. Il mio non è un caso isolato. Oggi stessa cosa: quando mi hanno vista hanno cominciato a insultarmi e minacciarmi, e il loro figlio, incustodito, è stato urtato dal mio cane. Ci sono testimoni che possono dimostrarlo. Un’altra utente del parco è stata insultata per lo stesso motivo”.