Si è spenta a soli 41 anni Valeria Vicentini: una vita fra tè e teatro, un’eredità di progetti realizzati

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Si è spento il sorriso intenso ed energico di Valeria Vicentini. 41anni, era ammalata da un paio di anni e a Thiene era molto conosciuta per l’attività della famiglia nel settore dolciario (il padre Massimo è titolare della Vicentini 1920 srl, dove lavora anche il fratello Marco) e per il suo impegno in campo teatrale: era la fondatrice, insieme al compagno Gionata Carollo, dell’associazione culturale Rancurarte e in provincia di Bologna gestiva uno straordinario progetto di teatro di comunità.

Valeria divideva la sua esistenza fra il supporto da remoto all’attività di famiglia e la sua grande passione per il teatro, anche quello impegnato. Dopo aver ultimato il liceo linguistico al Corradini di Thiene e gli studi universitari a Bologna, aveva iniziato a muovere i primi passi nell’azienda di famiglia, fondata dal bisnonno, occupandosi del marketing. Alla produzione di caramelle, la Vicentini 1920 aveva affiancato la produzione di tè e tisane e proprio di tè Valeria era una grande esperta, tanto da aver effettuato anche alcuni viaggi in Sri Lanka e aver scritto un libro sulla cultura e il valore che sta dietro proprio a questa pianta e alla bevanda che da essa si ottiene, abbinato a ricette di un cuoco veneto.

A queste attività aveva affiancato la passione di sempre: il teatro. Valeria infatti era regista e attrice, nonché fondatrice di Rancurarte. Dopo l’università si era fermata a Bologna e proprio qui da qualche anno con il compagno Gionata Carollo, con cui era cresciuta insieme sui banchi del liceo, aveva comprato e ristrutturato casa nelle campagne a nord, verso Ferrara, a San Pietro in Casale: una cascina con una stalla da cavalli annessa, dove aveva dato sostanza e forma al suo sogno: in un ampio capannone, circondato da tremila metri quadrati di terra, in mezzo al verde erano nate così Le Stalle, ovvero uno spazio dove produrre spettacoli, ospitare residenze, organizzare laboratori e attività ricreative per bambini, giovani, anziani e persone con diverse abilità o fragilità sociali.

Un vero e proprio spazio di incubazione artistica e culturale aperto alla comunità e in relazione con chi, nel territorio si occupa di educazione e di socialità. “Un progetto culturale e sociale meraviglioso – racconta ora commosso l’amico e collega Davide Dolores – che si nutriva della sua passione e del suo talento per il teatro. La passione per la musica di Gionata si era intrecciata con la sua per questa arte, dando vita ad intensi spettacoli dal vivo”.
Fra i suoi spettacoli, anche uno dedicato al partigiano Giacomo Chilesotti. In aprile, con la malattia che le aveva invaso il corpo, era stata nel vicentino con il reading su Luigi Meneghello “Chiedilo alla guerra – storie di grandi studenti e piccoli maestri”, in occasione del centenario della nascita, con spettacoli a Malo, Thiene e Calvene.

L’ultima produzione, di cui era regista e attrice nel ruolo di Bianconiglio, è “Tea Time – l’ora del tè”, spettacolo interattivo per famiglie ispirato al mondo di Alice nel Paese delle Meraviglie: aveva debuttato il 14 maggio e ogni sera era sold out. “Uno spettacolo bello nel concetto e nella messa in scena. Valeria – aggiunge Dolores – è stata generosissima fino all’ultimo, nonostante il male la stesse divorando, aveva una forza pazzesca ed è andata in scena fino al 4 giugno, aveva una grande generosità, tanta determinazione e una grandissima passione”. Il 10 giugno si era dovuta arrendere all’aggressività della malattia: “Per cause di forza maggiore siamo costretti ad annullare gli spettacoli previsti per domani, sabato 11 giugno. Vi ringraziamo per l’interessamento, contatteremo quanto prima i prenotati e non appena fisseremo le nuove date sarete ricontattati repentinamente! Grazie ancora e a presto, Rancurarte” recita il post su Facebook che segna l’inizio dell’ultimo tratto di strada di Valeria Vicentini, segnato dall’ospedalizzazione, fino alla morte avvenuta il 30 giugno.

“Valeria – ricorda ancora Dolores – aveva una grande energia e sempre il sorriso stampato sulle labbra: tutti noi che le volevamo bene siamo distrutti, ma i progetti che ha realizzato sono la sua grande eredità”.
Oltre al compagno Gionata e al padre Massimo, Valeria Vicentini lascia la mamma Maria Teresa, il fratello Marco con Marta e gli amatissimi nipoti. Il funerale si svolgerà in Duomo a Thiene lunedì 4 luglio alle ore 16.