Sabato l’addio ad Alessio Costa, preceduto da una fiaccolata dopo la veglia di preghiera

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I familiari di Alessio Costa, il giovane di 22 anni da compiere morto sul colpo nella notte tra venerdì e sabato scorsi in seguito all’incidente di Cogollo del Cengio, hanno potuto disporre della salma e organizzare il funerale e la sepoltura del proprio figlio e fratello. Mentre gli amici hanno organizzato una fiaccolata silenziosa per domani sera, alla vigilia del rito di addio, per tenere acceso il suo ricordo.

Si terrà sabato mattina alle 10.30 nella chiesa di Seghe di Velo d’Astico. La località pedemontana dove il giovane dipendente della Siderforgerossi Group abitava con i propri cari, poco lontano sia dal teatro del terribile incidente che ha interrotto la sua giovane esistenza che dal luogo sacro dove si attendono decine di amici, colleghi di lavori e gente del posto per rendergli omaggio.

La piccola chiesa parrocchiale locale dedicata a Sant’Antonio di Padova non potrà certo contenere lo stuolo di persone che attendono alla cerimonia, motivo per cui la Protezione civile si sta attivando per allestire un tendone – o in alternativa dei gazebo capienti – che possa ospitare, all’esterno, chi non troverà posto dentro la casa dei fedeli della frazione velese. Da lì si potrà così seguire in presenza la celebrazione e le testimonianze di chi vorrà riservare un tributo d’affetto ad Alessio, attraverso un impianto radiofonico. Domani sera alle 20, invece, si terrà la veglia di preghiera con la recita del rosario presso la stessa chiesa di via Vanini.

La tua allegria e il tuo sorriso rimarranno un ricordo indelebile per tutti coloro che ti hanno incontrato“. Così si apre l’annuncio della famiglia, composta dal papà Adriano, dalla mamma Conchita e dai fratelli Elisa, Cristina e Jacopo. “Alessio, ti vogliamo ricordare e ringraziare per ciò che hai rappresentato per tutti noi – si legge in un manifesto affisso dagli amici più cari –. Ci porteremo per sempre nel cuore il tuo sorriso ed il tuo entusiasmo coinvolgenti e genuini, impossibili da dimenticare. Ti vogliamo bene“.

Il trascorrere dei giorni nella vallata dalla tragedia non ha mitigato lo sconforto per la scomparsa del giovane tornitore, mentre miglior sorte è toccata all’amico di Arsiero – B.C. le iniziali – che viaggiava sul sedile da passeggero a bordo dell’auto di proprietà del ragazzo deceduto. Gravemente ferito dopo i ribaltamenti multipli della Subaru incidentata, il coetaneo 22enne dopo l’apprensione iniziale per le condizioni di salute è uscito dalla terapia intensiva ed è stato dichiarato fuori pericolo. In ospedale a Santorso, nei giorni scorsi, ha intrapreso il lungo cammino di recupero con la riabilitazione, per riprendersi dalle lesioni e fratture riportate nella paurosa uscita di strada.