Disboscamento Parco la Favorita, via dodici piante

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Sarà eseguito nel mese di dicembre l’abbattimento di un totale di 12 piante del Parco La Favorita a Valdagno. Il taglio si è reso necessario dopo le analisi compiute da tecnici esperti che hanno evidenziato l’indebolimento di diversi esemplari a tal punto da minarne la stabilità.

Le piante che saranno tagliate, 11 ippocastani e 1 tiglio, sono localizzate lungo Viale Duca d’Aosta, sulla promenade che costeggia il parco cittadino. Saranno poi sostituite nel mese di marzo con 13 nuovi esemplari (12 ippocastani e 1 tiglio). La nuova piantumazione sarà eseguita in occasione della Festa degli Alberi, appuntamento che, grazie alla collaborazione con la sezione di valle di Legambiente, dal 2018 tornerà ad avere una cadenza annuale per ricordare l’importanza delle risorse forestali e arboree nella vita quotidiana e nella salvaguardia dell’ambiente.

“Le analisi eseguite sulle specie arboree del parco – ha spiegato l’Assessore ai Lavori Pubblici, Federico Granello – hanno confermato come diversi alberi siano stati danneggiati da parassiti, ma anche da scorrette manutenzioni eseguite negli anni passati, prima che il servizi venisse preso in carico dal Comune. L’indebolimento dei fusti entro un’altezza di 3 metri mette a rischio la stabilità degli esemplari rendendone necessaria la sostituzione per esigenze di sicurezza dei tanti frequentatori del parco e del viale alberato prospiciente. Ringrazio per la disponibilità e collaborazione dimostrata il circolo Legambiente di valle con il quale a marzo effettueremo la nuova piantumazione. Sarà l’occasione per tornare a sensibilizzare i cittadini, giovani in primis, sull’importanza di una corretta gestione del verde pubblico”.

La gestione del parco La Favorita dal 2008 assegnata al Comune ha permesso di effettuare interventi mirati di potatura e cura delle specie ospitate nell’area, con netto miglioramento delle condizioni di salute. Del lungo filare di ippocastani di Viale Duca d’Aosta, su 33 esemplari totali, 20 sono stati elevati da categoria “C” a “B”, quindi a basso rischio di propensione al cedimento. I rimanenti tuttavia risultano compromessi irrimediabilmente.