Vallata tappezzata di cartelli per la ricerca del bassotto Olivia. C’è una ricompensa

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Ad aspettare e sperare nel ritorno a casa di Olivia c’è un’intera contrada, e sono ormai una decina almeno gli amici che da due settimane si stanno impegnando per ritrovarla. Tra tutti, anche il suo padroncino, un bimbo di 3 anni che ancora oggi chiede dove sia finito quel musetto tutta simpatia di una cagnolina di razza bassotto, di 9 anni e quindi non più una cucciola nonostante lo sembri ancora.

La sua compagna di giochi da accarezzare e coccolare. Ormai non si hanno sue notizie da una ventina di giorni da contrada Zarantonelli, sulle colline da Valdagno. Una domenica come altre in cui l’animale a quattro corte zampe come sempre pendolava tra una pigro riposino al sole in “corte” e una “scodinzolata”, su un prato vicino alla strada, da cui è sempre stata guardinga. Era il 28 marzo del mese scorso, poi di lei più nessuna traccia. Dopo averle provate tutte, viene promessa anche una ricompensa di 500 euro e le sue ricerche hanno travalicato il Veneto.

La sua storia e soprattutto il suo musetto ormai è conosciuto da ogni cittadino della vallata dell’Agno, e anche oltre. Angelica, la sua padrona, dopo aver atteso le qualche ora, aver passato la notte in piede all’esterno nella speranza di udire un guaito, ha iniziato davvero a preoccuparsi. Il suo piccolo cane femmina non si era mai allontanata a lungo, la sua indole è tutt’altro che da avventuriera: quella che nel genere umano verrebbe definita come una “pantofolaia”. Un membro effettivo della sua famiglia, comunque. Tutti ormai la conoscono grazie ai cartelli appiccati a Valdagno e anche Altissimo, Arzignano e Schio ma inoltre l’immagine dell’animale è pubblicata su praticamente ogni gruppo social che riunisce i naviganti di questo o quel paese. Infine, tre giorni fa, è nata anche una pagina su Facebook (Troviamo Olivia)per contribuire a cercarla, anche fuori provincia e fuori regione. Il legame con “Loli”, il vezzeggiativo di Olivia, è troppo forte per arrendersi.

Così come sono forti i sospetti che non si possa parlare nè di una fuga istintiva nè tanto meno di incidente con sorti nefaste per la bassotta scorta. Ma di un furto d’animale. Un possibile reato quindi. La denuncia di smarrimento è stata presentata ai carabinieri della stazione di Valdagno, con il dubbio che sia stata investita e portata via o rapita non per il suo valore intrinseco per la razza ma per fare una cucciolata, pratica non nuova – purtroppo – come confermato dalle forze dell’ordine. “Purtroppo ad oggi non abbiamo ancora nessuna notizia – spiega Angelica -. Intorno alla contrada abbiamo cercato ovunque e, ormai, se si fosse infilata in qualche anfratto  e fosse morta a distanza di oltre 15 giorni saremmo stati richiamati dall’odore. Abbiamo passato al setaccio il bosco intorno e inoltre le vasche e le casette abbandonate della contrada. Nulla”.

Da quelle parti, sulla media montagna tra l’area a ovest di Valdagno e Altissimo, è lecito ipotizzare anche un blitz di predatori, lupi in particolare. “E’ difficile pensare anche a un attacco di qualche animale selvatico, in pieno giorno e e con gente in giro. Le abbiamo pensate tutte, perchè Olivia non corre mai dietro a gatti o altri animaletti, è troppo pigra e timorosa. Per noi l’unica ipotesi è che qualcuno l’abbia caricata in macchina e portata via, anche perchè quella domenica ne sono passate alcune. Che non conosciamo, e tra l’altro in zona rossa. Se qualcuno l’ha presa allo scopo per i cuccioli, non può farlo perchè è sterilizzata, e chiediamo – questo è l’appello della famiglia – che venga lasciata libera dove possiamo trovarla. Non desistiamo, anche per mio figlio che continua a chiedere di lei: in questi giorni continuiamo a girare e siamo in dieci persone a martellare anche sui social. Aiutateci”.