Caccia, Regione: “Dopo la sentenza del Tar nessuno stop al piano di controllo dei corvidi”
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“Ricordo che la decisione del Tar Veneto sul calendario venatorio di sospensione cautelare della caccia in preapertura per gazze, cornacchie nere, cornacchie grigie e ghiandaie non incide minimamente sul permanere delle condizioni per la piena attuazione dei piani di controllo per queste medesime specie, realizzati da parte delle Vigilanze provinciali e degli operatori autorizzati, cioè titolari di licenza di caccia formati ed abilitati”.
E’ quanto scrive l’assessore regionale veneto alla caccia alle associazioni del mondo venatorio e del mondo agricolo, nonché alle unità di coordinamento e gestione venatoria, alle Province, alla Città metropolitana di Venezia e ai relativi Servizi di vigilanza, invitando i soggetti autorizzati ad incrementare l’attività di controllo delle popolazioni dei corvidi.
L’assessorato chiarisce che la sospensione della caccia ai corvidi è limitata alle sole giornate di pre-apertura e non interferisce con la prosecuzione dei piani di controllo volti ad attuare il contenimento di specie invasive che, in particolare in questa stagione, causano gravi danni a vendemmie e raccolti . “Come pienamente validato da Ispra, l’Istituto nazionale per la protezione ambientale, gli interventi di contenimento della popolazione dei corvidi già programmati dai piani di controllo delle Province e della Città metropolitana devono proseguire con continuità – rileva l’assessore – al fine di limitare i danni alle attività agricole e alla fauna stessa e di presidiare la salute pubblica. Ricordo infatti che queste specie sono possibili vettori di diffusione di malattie virali come le Arbovirosi (West Nile e Ututu)”.