Cadavere di un giovane trovato in un canale. Il timore è che si tratti di Evis, scomparso da un mese

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Mancano conferme ufficiali da parte degli inquirenti, che non potranno in ogni caso darle prima dell’effettuazione di un’autopsia, ma cresce il timore già emerso nei giorni scorsi che il cadavere del giovane uomo ritrovato in un canale nei pressi di Verona possa appartenete al 32enne Evis Gjini. Il giovane vicentino di Barbarano Mossano, domiciliato a Verona dove aveva completato gli studi e trovato alloggio, scomparso da ormai un mese e cercato da familiari e forze dell’ordine in tutto il Veneto.

A darne notizia è il quotidiano veronese l’Arena, che cita fonti proprie riguardo il riscontro di un tatuaggio sul corpo senza vita recuperato dalle griglie del canale Scomazzoni. Ci sarebbero corrispondenze con le indicazioni date da genitori e sorella del giovane interprete di lingue, acquisite ancora in sede di denuncia di scomparsa. Dopo la sparizione di Evis era arrivato l’appello sui social, con foto del volto del ragazzo diffue in tutto il Veneto ma senza avere riscontri di avvistamenti che abbiano portato a passi avanti concreti nelle sue ricerche.

Di Evis Gjini, cresciuto da ragazzo tra Barbarano e il capoluogo Vicenza dove ha studiato, non si hanno più notizie dallo scorso 19 marzo. Oltre un mese, quindi, in cui da subito anche lo smartphone personale sarebbe rimasto spento. Stanno trascorrendo ormai da giorni ore di comprensibile angoscia i congiunti, i parenti e gli amici più cari del 32enne vicentino, nella speranza che gli indizi circostanziati vengano smentiti, pur preparandosi inevitabilmente all’ipotesi più dura da accettare.

Si attende quindi l’esito degli approfondimenti disposti dalla Procura di Verona, attesi entro la settimana in corso, visto che le condizioni del cadavere trovato in acqua – dove si trovava evidentemente da tempo, forse da settimane – non hanno permesso gli accertamenti del caso attraverso il rilevamento delle impronte digitali. Il luogo di ritrovamento dista pochi chilometri dal fiume Adige, dove si erano già effettuate le prime ricerche.