Incendi boschivi in netto calo, Bottacin: “Ridotti del 50 per cento ma non abbassiamo la guardia”

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I dati relativi agli incendi interessati dalla nostra regione confermano un trend sotto la media del periodo 2004-2019 che risulta pari a 132.90 ettari. Nel 2020, anno di riferimento del rapporto proposto da Arpav, vede una superficie andata a fuoco pari a 112.2 ettari. Meno della metà, 55,4 ettari, ha interessato superficie boschiva mentre per i rimanenti 56,74 ettari si tratta di superficie non boschiva.

Il numero degli eventi da attribuire a incendio verificatosi nel 2020 in Veneto sono 45, con valori più bassi della media calcolata del periodo 2004-2019 (56,69 eventi/anno).
Le cause prevalenti che hanno innestato gli incendi nel 2020 restano dubbie (21 casi), 11 sono stati gli incendi di origine dolosa e 12 di origine colposa.
Osservando la tipologia di bosco colpita da incendio, nel 2020 gli eventi hanno riguardato principalmente superfici occupate da ceduo fortemente degradato (30,9 ettari sul totale di 55,4 ettari boscati) e i pascoli (39,3 ettari sul totale di 56,74 ettari non boscati).

A commentare questi dati è l’Assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin: Negli ultimi anni, nel nostro territorio, abbiamo ridotto del 50 per cento il pericolo di incendi boschivi. Questo significa che, grazie al Piano di contrasto introdotto dalla Regione del Veneto e che ora è stato aggiornato, alcuni importanti risultati li abbiamo
raggiunti. Il problema non è risolto, questo è chiaro, ma è evidente che è continuamente attenzionato e che, su questo fronte, non abbassiamo la guardia”.

“La strategia regionale, – ha ribadito Bottacin – composta da tre ingredienti fondamentali, previsione, prevenzione e lotta attiva, rimane una delle armi più potenti che detiene il Veneto per contrastare gli incendi boschivi. Lo dimostrano i numeri, inoltre, il personale intervenuto sia regionale che volontario, è costantemente calato nel tempo per la miglior organizzazione del sistema, così come si sono ridotte le ore di intervento degli elicotteri regionali, con un valor medio registrato di 107 ore/anno”.

“Il continuo monitoraggio e studio scientifico del fenomeno, – ha aggiunto – ha
permesso inoltre di evidenziare come, in Veneto, i periodi a maggior rischio di incendi
boschivi, negli ultimi venti anni, siano stati registrati nei mesi di febbraio (253), marzo
(364) e agosto (201). Le cause di origine degli incendi sono state principalmente di
tipo dolose (38%), a seguire di origine colposa (25%) e naturale (5%). Il 32% delle
cause rimangono classificate come dubbie. Per prevenire gli incendi boschivi, inoltre, va detto che ciascuno di noi può e deve fare la propria parte, in termini di prevenzione e senso
civico.