Si sentono male dentro alla fossa biologica: morti due giovani operai


Ancora un letale infortunio sul lavoro in Veneto, questa volta in provincia di Venezia: due giovani operai, di 20 e 30 anni, sono morti questa mattina, lunedì 4 agosto, intorno alle 10 dopo essere caduti in una cisterna per la raccolta di residui biologici, a Santa Maria di Sala.
Secondo le prime informazioni raccolta da Spisal e forze dell’ordine, i due, di origine egiziana, erano impegnati nelle operazioni di pulizia di una fossa settica a servizio di un’abitazione in località Veternigo. Nonostante la tempestività dei soccorsi, per i due lavoratori non c’è stato nulla da fare: fatali le esalazioni durante le operazioni di pulizia della cisterna. I corpi sono stati recuperati, senza vita, dai vigili del fuoco.
Ancora da verificare i dettagli della dinamica e perchè le due vittime – Sayed Abdelwahab Hamad Mahmoud, 39 anni, e Ziad Saad Abdou Mustafa, di 21 – non si siano potute salvare. Su quanto accaduto sono in corso gli accertamenti da parte dei militari e dei tecnici dello Spisal. L’abitazione in passato era stata una struttura di accoglienza per richiedenti asilo, gestita da una cooperativa, poi era sta acquistata, qualche mese fa, dagli attuali proprietari che proprio nei giorni scorsi avevano commissionato la pulizia delle fosse biologiche. Questa mattina erano tre gli operai sul posto: il primo che è sceso nella fossa, non è riuscito a risalire: per accertarsi delle sue condizioni sarebbe sceso il secondo collega, rimasto pure vittima delle esalazioni. A lanciare l’allarme è stato il terzo operaio, che non era sceso nella cisterna.