I lupi malati o feriti troveranno… tana nel Centro di Recupero di Villabalzana

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Una femmina di lupo assistita in un giaciglio dai volontari negli anni scorsi

Si sta predisponendo nel Vicentino la prima struttura di ricovero per animali predatori, lupi in particolare, che necessitano di assistenza perchè feriti o malati. Sarà ospitata entro l’estate sui Colli Berici in località Villabalzana, ad Arcugnano, negli spazi verdi gestiti in zona Lago di Fimon dal Centro di recupero animali selvatici “Difesa Natura 2000”.

L’ufficialità del progetto in via di completamento e quindi operativo tra poche settimane l’ha data Bertillo Conte, ex dipendente di Aim ed oggi tra i volontari del Centro e presidente dell’associazione che lo gestisce , il primo in Veneto a fornire un ricovero per i lupi e altri animali carnivori affini.

Si tratta di una struttura prefabbricata, protetta e separata dalle aree in cui si trovano altri “ospiti” temporanei. A differenza dei recinti con reti metalliche, vista la natura libera e selvaggia dei predatori, questa permetterebbe una migliore gestione evitando pericoli di fuga e ferimenti autoinferti nel tentativo di fuggire. Due stanze disponibili, di tre metri per tre, ciascuna che fungerà da “tana” per il tempo necessario richiesto per una convalescenza o altre dinamiche, prima del rilascio nei boschi di origine.

Costo dell’installazione sui 12 mila euro, comprensivi di un impianto di riscaldamento e all’occorrenza di raffreddamento utile in base alle stagioni. Una donazione – da parte della Fondazione Ferrari – è già giunto ad hoc, ma il Centro Difesa Natura 2000 chiede l’aiuto di altri benefattori attenti agli animali. Tutti gli animali. Proprio nell’area dei Colli Berici, nel passato recente è stata confermata la presenza di un unico esemplare di canide selvatico, immortalato in una foto e che si aggirerebbe tra le campagne della zona percorrendo le sponde del Bacchiglione, “a caccia” di nutrie in particolare.

Il timore, tra l’altro, è che la lingua di mucca conficcata di spilli ritrovata due settimane fa fosse destinata proprio a questo lupo, come esca potenzialmente mortale, se ingerita. Una possibile opera (illecita va ricordato) da parte di chi non gradisce la presenza di un lupo nei paraggi, spingendo via l’ipotesi di atti legati a magia nera ed esoterismo paventata tra le opzioni sotto indagine da parte dei Carabinieri.