Il cadavere di un giovane di 23 anni trovato sull’argine. Appurato il gesto estremo

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Il torrente Orolo che scorre tre Villaverla e Caldogno, dove è stato ritrovato un corpo senza vita ieri sera

AGGIORNAMENTO ORE 11 – Gli investigatori propendono per l’ipotesi del gesto estremo autonomo riguardo la morte di un giovane di 23 anni, residente nella zona, trovato senza vita sul torrente Timonchio nella serata di ieri, intorno alle 21. Nei pressi del bacino di laminazione che si trova a Novoledo, in territorio di Caldogno.

I dubbi sarebbero stati fugati nel corso della prima mattinata, dopo il ritrovamento di una lettera d’addio lasciata sul sedile dell’auto del ragazzo, che vive con la famiglia, informata della tragedia alle prime luci del giorno: il ragazzo rinvenuto col il volto martoriato da un colpo di pistola, in circostanze fino ad allora misteriose, risultava essere un loro congiunto.

I carabinieri nella notte sono riusciti a risalire all’identità del 23enne vicentino attraverso la rubrica dello smartphone, ritrovato negli indumenti che indossava. Non c’erano invece documenti. Solo dopo aver compiuto il difficile sopralluogo in casa della vittima, si è potuto indirizzare le indagini con ragionevole cognizione di causa verso una delle due ipotesi al vaglio, vale a dire quella di un angosciante gesto estremo. L’arma utilizzata per compierlo, una pistola, era regolarmente registrata, come verificato in seguito al ritrovamento a distanza di alcuni metri dal cadavere, caduta sul greto del fiume sui sassi circostanti.

A dare l’allarme subito dopo aver udito uno sparo sono stati dei passanti che percorrevano la strada bianca che costeggia il corso del torrente, poco dopo le 21. Attirati dal forte rumore, si sono resi contro della presenza di una figura riversa a terra sulla muratura di contenimento. Hanno avvisato il numero di emergenza dei carabinieri, giunti sul posto con il comandante della compagnia di Thiene e della tenenza di Dueville in prima battuta, per poi richiedere il supporto del nucleo investigativo e scientifico. Il ragazzo aveva raggiunto a piedi da casa, percorrendo alcuni chilometri, l’area isolata dove ha compiuto il suicidio. Secondo gli stessi investigatori dell’Arma, dopo il colloquio con i parenti, non ci sarebbero state avvisaglie precedenti che potessero far sospettare intenti suicidi. Dell’indagine si occupa il sostituto procuratore Alessandra Bloch.

Per chi si trovasse in una situazione di difficoltà psicologica e per i loro familiari si ricorda che sono attivi 24 ore su 24 servizi di prevenzione e assistenza psicologica: Telefono Amico (199.284.284), Telefono Azzurro (1.96.96), Servizio regionale per la salute degli imprenditori e i risparmiatori azzerati – Progetto InOltre (800.334.343) e Fondazione Di Leo (800.168.768). Sono numeri di servizio che possono essere contattati anche da familiari o amici per ricevere consigli su come comportarsi.

ORE 8 – Il corpo senza vita di un giovane col volto fracassato è stato trovato ieri sera a Novoledo tra Caldogno e Villaverla, sull’argine del torrente Timonchio ieri sera tardi dai carabinieri. A qualche metro di distanza, sul greto del corso d’acqua, sarebbe stata rinvenuta una pistola.

Ne dà notizia il Giornale di Vicenza. Dalle prime informazioni disponibili un uomo intorno alle 22 avrebbe chiamato il 112 segnalando il cadavere, che si trovava in una zona molto isolata e buia, lontano dalle abitazioni. Il luogo sarebbe raggiungibile da una stradina che dalla strada provinciale 349, a ridosso del bacino di bacino di laminazione “Oasi Vegre”.

Il volto della persona era del tutto irriconoscibile e l’ipotesi più verosimile consiste nel fatto che sia sia stato colpito da un colpo di arma da fuoco. Sicuramente sparato a distanza molto ravvicinata, con effetti devastanti. Si tratterebbe di un giovane, secondo fonti investigative dei carabinieri identificato nel corso della mattinata odierna ma la cui identità rimane per ora riservata.

Chiazze di sangue ancora visibili sulla muratura, mentre la pistola è stata rivenuta di sotto, sul greto

Sul posto dopo la chiamata al 112, si sono recati i carabinieri di Thiene e Dueville per effettuare i primi rilievi e dare il via alle indagini, per le quali sono stati subito coinvolti anche il nucleo investigativo e la scientifica del comando provinciale. Allo stato attuale impossibile avere certezze su cosa sia accaduto ieri sera nella zona isolata: se appare chiara la causa di morte del ragazzo, visto il ritrovamento dell’arma nei paraggi, impossibile determinare di primo acchito chi possa aver premuto il grilletto della pistola.

In altre parole, fra le ipotesi al vaglio degli inquirenti rimangono attive sia quella del suicidio che l’omicidio.
Notizia in aggiornamento