Genitori si presentano in caserma e incastrano i due pusher da cui si riforniva il figlio

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Gli spacciatori andavano perfino sotto casa di un giovane, che vive con i genitori, per vendergli la droga e ottenere i soldi della contropartita. Una situazione che per una famiglia di Dueville era diventata insostenibile e son stati proprio i genitori a rivolgersi ai carabinieri della locale tenenza, riuscendo a far denunciare i pusher.

Esasperati dalle tensioni e dalla preoccupazione quotidiana per quel figlio dedito al consumo di droga, impauriti dalle continue richieste di soldi degli spacciatori, che andavano a cercare il giovane a casa pretendendo di incassare i loro crediti, padre e madre infatti hanno chiesto aiuto ai militari dell’Arma suonando il campanello della caserma di via della Repubblica.

Dopo che i militari hanno raccolto il grido di aiuto della coppia, sono scattate le indagini, che hanno portato a due perquisizioni domiciliari. La prima ha riguardato un operaio italiano incensurato, D.R.M., al quali sono stati controllati prima l’armadietto che ha in uso nell’azienda dove lavora a Dueville e successivamente l’abitazione di Monticello Conte Otto, utilizzando anche il cane antidroga del Nucleo Carabinieri cinofili di Torreglia (Padova). Risultato: sono stati trovati 20 grammi di cocaina già confezionata in piccolo involucri pronti per la vendita e  7 mila euro in banconote di vario taglio.

Nella seconda perquisizione, a carico dell’abitazione di M.M., cittadino italiano gravato da diversi precedenti di polizia e residente a Dueville, sono stati rinvenuti circa 30 grammi di marijuana, 650 euro in contanti, un bilancino di precisione ed un pugnale con lama di circa 15 centimetri, di cui l’uomo non aveva dichiarato il possesso secondo gli obblighi di Legge e per questo è stato anche denunciato per detenzione abusiva di armi.

L’indagine, coordinata dal pm Jacopo Augusto Corno della Procura di Vicenza, ha portato quindi alla denuncia a piede libero dei due, indiziati di aver ceduto in più occasioni quantità imprecisate di droga. La loro posizione, a seguito dei nuovi elementi acquisiti, è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria vicentina.