Europee, niente da fare (per poco) per Variati: “Era la sfida più difficile”

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Achille Variati

Una simbolica medaglia d’argento in Veneto che lascia l’amaro in bocca e non regala uno scranno da eurodeputato per un soffio. L’ex sindaco di Vicenza città, per numero di voti secondo solo a Carlo Calenda, non stacca il biglietto per Strasburgo all’indomani del voto continentale. “Un grazie di cuore ai tanti, tantissimi che mi hanno sostenuto in queste settimane. Avevo sempre detto che questa era la sfida più difficile della mia vita. Così è stato, ma sono orgoglioso di averla accettata e di aver portato avanti la voce e le rivendicazioni di un territorio che deve iniziare a contare di più in Europa”. Così Achille Variati commenta i risultati delle elezioni europee, che lo vedevano correre nella Circoscrizione Nordest.

Tra i democratici candidati in lista per il Veneto Variati è risultati il prescelto da oltre 48 mila elettori, secondo solo al capolista Calenda. Tra i membri del Partito Democratico aspirati deputati, vanta comunque un significativo quinto posto complessivo su scala nazionale, preferenze alla mano. Solo nel Vicentino, ha attinto a 25 mila voti (sulle 83 mila preferenze raccolte dal Pd), di cui 6.400 nel solo capoluogo. Un risultato lusinghiero se letto dal punto di vista individuale, ma che non basta per investire dell’incarico l’ex sindaco di Vicenza in più mandati.

“La delusione per il risultato complessivo non cancella la grande soddisfazione per il sostegno arrivato dal territorio vicentino e veneto – sottolinea Achille Variati -. Si sapeva che, in un collegio così vasto, partivamo con uno svantaggio rispetto a candidati dall’alta esposizione mediatica e notorietà nazionale: per questo credo che il segnale arrivato dal territorio regionale sia significativo, e mi riempie d’orgoglio. In un Veneto in cui la Lega è al 50%, queste elezioni ci confermano ancora una volta che per tornare a contare il Pd deve ripartire dai territori”.

“Assieme all’augurio di un buon lavoro – conclude Variati – lancio agli eletti anche l’invito a portare davvero la voce dei territori in Europa, con la loro presenza, il loro impegno e un filo diretto con il Nordest e il Veneto”.