Incendio a scuola al “Boscardin”, studenti evacuati all’esterno. Si pensa alla bravata

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Un mezzo dei pompieri durante un intervento (archivio)

Allarme incendio in uno degli istituti superiori più noti del capoluogo berico. Al secondo giorno di scuola dopo la sospirata ripresa delle lezioni in presenza – contingentate al 50% – gli studenti del “Boscardin” di Vicenza sono già tornati fuori dalle loro aule ieri mattina, a causa di evacuazione temporanea decisa per ragioni di sicurezza in seguito ad un incendio.

Il fuoco sarebbe stato quindi appiccato tra le 9.30 e le 9.45 di martedì, a quanto sembra deliberatamente e nello specifico in due bagni per gli studenti, con punti di innesco delle fiamme i pulsanti (in plastica) di un paio di sciacquoni. Una bravata sfuggita di mano che ha provocato danni ancora da quantificare e anche qualche minuto di apprensione, a causa del fumo che ha invaso i corridoi senza conoscerne la provenienza nei primi momenti.

Nel piazzale dell’istituto vicentino, che si trova in via Baden Powell nella cittadella degli studi di viale Cricoli, sono giunti in pochi minuti i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. I pompieri hanno subito compreso che che all’interno dell’edificio c’era più fumo che fuoco effettivo, risalendo all’origine e trovando in particolare nei servizi igienici del primo piano il focolaio poi spento. Mentre all’esterno sono rimasti adolescenti e docenti esterrefatti, al freddo, ad osservare le operazioni in sicurezza.

Proprio i vigili del fuoco hanno effettuato i rimi rilievi dopo aver risolto il problema alla foce e aerato i locali interni, accertando che non si è trattato in alcun modo di corto circuito nè di altro evento accidentale. La pista seguita dal team del 115 con affiancamento dei carabinieri di Vicenza sarebbe univoca: qualcuno ancora di ignoto, probabilmente armato solo di accendino, avrebbe corroso i pulsanti composti da materiali infiammabili. Se con l’intento di creare un pandemonio come effettivamente accaduto oppure di un fare uno scherzo solo la persona artefice del misfatto potrà spiegarlo. Uno o forse più studenti della stessa scuola, che hanno approfittato della prima ricreazione di giornata per compiere un atto di vandalismo da censurare.

La scuola superiore di Vicenza da dove è partito ieri l’allarme incendio

Le lezioni non sono più riprese, costringendo le classi a disperdersi e tornare a casa dopo aver firmato i permessi. I maggiorenni hanno provveduto in autonomia, mentre i minori sono stati costretti a chiamare i genitori e farsi venire a prendere. Chi non ne aveva la possibilità, è rimasto al di fuori del plesso scolastico per tutta la mattinata, in attesa del suono dell’ultima campanella. Non era certo questo il ritorno a scuola che si aspettavano gli allievi dell’istituto dedicato alla suora dorotea santa Bertilla Boscardin, che dopo la didattica in presenza e quella a distanza hanno dovuto loro malgrado sperimentare anche quella all’aria aperta. Amareggiato per l’episodio il dirigente scolastico responsabile dell’istituto, Vicenzo Trabona, che assicurato come nessuno tra il personale o gli studenti abbia manifestato sintomi da disintossicazione e il ritorno sui banchi di scuola da oggi, come effettivamente avvenuto.