Malore fatale sulle “scalette” di Monte Berico, muore un pensionato della città

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
La scalinata costruita oltre 250 anni fa a Monte Berico. Nel riquadro la vittima

Forse lo sforzo per la fatica di salire la rampa di scalette che portano al Santuario di Monte Berico ha influito, o forse so è trattato di un inesorabile appuntamento con il destino che lo attendeva. Dramma ieri mattina sulla celebre scalinata berica, dove un uomo di 66 anni si è sentito male, perdendo conoscenza senza più riprendersi. Ai soccorsi in tempo reale prestati da alcuni passanti come lui in fase di ascesa verso l’area panoramica che sovrasta la città si sono aggiunti poi quelli del Suem 118, ma anche questi si sono rivelati vani.

A stroncare la vita di Placido Balasso, un pensionato vicentino residente nel capoluogo berico, sarebbe stato un infarto fulminante. Un malore senza alcuna avvisaglia precedente al momento in cui il 66enne si è accasciato a terra sui gradini, accusando una forte fitta al torace. Stava completando l’ascesa dei circa 200 scalini in pietra, da via 10 Giugno.

Sul posto, oltre ad un’ambulanza inviata dal pronto soccorso dell’Ospedale San Bortolo, è giunta una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri della compagnia di Vicenza. Il triste fatto è avvenuto poco prima di mezzogiorno, fascia oraria in cui la rampa di scale era affollata di gente. Almeno una ventina di persone di passaggio ha assistito alla concitata scena, dopo che uno tra questi aveva dato l’allarme al 118, divenendo ciascuno testimone di una morte improvvisa avvenuta in un luogo pubblico.

Placido Balasso era stato sposato, con due figli, la più grande Claudia e maschio ancora minorenne. Era un grande amante delle camminate in particolare in montagna, mantenendo la “gamba” sempre allenata anche in città per tenersi in forma. Da anni praticava il trekking, in passato anche da esperto rocciatore, dilettandosi a raccontare le uscite ed esplorare nuovi percorsi in compagnia di parenti e amici che con lui condividevano la stessa passione. Una beffa del destino lo ha portato a concludere il suo cammino terreno su una collina a due passi da casa, lasciando nel dolore i propri cari.

La data del funerale del pensionato vicentino sarà resa nota tra oggi e domani, dopo la concessione del via libera da parte della Procura di Vicenza che ieri ha autorizzato in tempi rapidi la rimozione della salma.