Circostanze da chiarire sulla morte di una 52enne, trovata agonizzante di fronte a una sede Caritas

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Sta assumendo i contorni di un giallo e soprattutto sta interessando la Procura la Vicenza la morte di una donna di 52 anni avvenuta prima di Natale, nella città berica, non menzionata dagli organi di stampa locali in quanto si considerava collegata a cause naturali. L’emergere delle circostanze intorno alla vicenda di Sonia Nebea lascia aperti, invece, molti dubbi.

Era lo scorso 17 dicembre quando una donna in difficoltà fu segnalata ai soccorsi del 118. Era stesa a terra in condizioni estremamente gravi all’esterno di una delle sedi di Caritas a Vicenza, in stato di incoscienza. Di recente la stessa vicentina, madre di quattro figli, aveva trovato ospitalità in un alloggio messo a disposizione dal Comune nelle vicinanze.

Nella residenza di Casa Santa Lucia in via Raffaele Pasi – qui si trovano anche dormitorio e mensa per persone senza fissa dimora – erano giunti in codice rosso gli operatori del Suem con un’ambulanza, riuscendo a stabilizzare la donna morente, in seguito rimasta in coma prima di spirare nel vicino ospedale San Bortolo, senza mai riprendersi. La sua morte è sopraggiunta a distanza di circa 48 ore, secondo la versione dei fatti noti riportata da più testate a tre settimane dal tragico evento. In base a quanto si è potuto riscontare, sembra che qualcuno abbia suonato al citofono della Caritas diocesana per poi allontanarsi, lasciando però la 52enne sola e in condizioni di salute precarie.

La visione di un filmato di sorveglianza avrebbe fatto emergere il particolare inquietante, mentre in un primo momento secondo logica si presumeva fosse stata la stessa donna a premere il pulsante nel tentativo di chiedere aiuto, forse vittima di un malore fatale, per poi accasciarsi al suolo. I familiari, a funerali avvenuti, una volta venuti a conoscenza della presenza di una registrazione video da alcuni conoscenti hanno presentato denuncia contro ignoti e sono state avviate le ricerche di un uomo, probabilmente ben conosciuto da Sonia.

Riguardo alla causa della sua morte, si attende l’esito dell’autopsia per aggiungere elementi che contribuiscano a spiegare cosa sia accaduto e, nel caso le circostanze sopra descritte venissero confermate, procedere per individuare eventuali responsabilità di altre persone. Le figlie della donna sono state intervistate dal Corriere del Veneto, che ha reso pubblica la storia e la richiesta di verità da parte della famiglia. Forse, la 52enne che si apprestava a una “nuova vita” dopo le difficoltà incontrate nel percorso passato, poteva essere salvata.