“Non dalla guerra” torna nei campi profughi giordani: iscrizioni aperte per i giovani

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Torna anche nel 2020 per i giovani vicentini l’opportunità di vivere un’esperienza unica di volontariato con l’associazione “Non Dalla Guerra”, che anche per quest’estate torna in Giordania con i campi di volontariato per giovani dai 18 ai 30 anni. Un’esperienza di servizio accanto ai profughi siriani e iracheni e alla comunità locale in collaborazione con Caritas Jordan. Dal 2016 ai campi di volontariato di Non Dalla Guerra hanno partecipato quasi 500 giovani provenienti da tutta Italia e non solo.

Secondo ai dati ufficiali dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unchr), ad oggi, la Giordania ospita quasi 750 mila profughi tra siriani e iracheni fuggiti dalla guerra e dalla violenza. E il 48% di loro sono bambini.

“Non Dalla Guerra” è un’associazione giovanile e indipendente, con sede a Vicenza. Organizza campi di volontariato in Medio Oriente, promuove percorsi di sensibilizzazione sui temi delle guerre e delle migrazioni. Sostiene l’educazione di giovani rifugiati in Giordania. Crede nell’educazione alla pace.

«Tra gli obiettivi del campo di volontariato c’è il desiderio di creare un collegamento fra la realtà giovanile dei nostri territori e la Giordania. Uno degli scopi dell’esperienza che proponiamo è costruire un vero dialogo culturale capace di abbattere quei pregiudizi che ci dividono – spiega Noemi Rossi, che presiede Non Dalla Guerra -. In Giordania ci sono occhi uguali ai nostri, mani tese a offrire un saluto o una tazza di tè, anime disposte a raccontarsi e altre ancora troppo ferite per aprirsi. È un Paese in cui la speranza convive con la rassegnazione, la voglia di ricominciare con la sofferenza. In Giordania, ogni anno, riscopriamo quell’umanità messa in ombra da una certa narrazione che racconta Il Medio Oriente solo attraverso il caos e logiche di conflitto».

Per il 2020 i campi di volontariato di Non Dalla Guerra si strutturano su tre turni da 15 giorni ciascuno (dal 18 luglio al 1 agosto, dall’8 agosto al 22 agosto e dal 22 agosto al 5 settembre). Tra le attività proposte: l’incontro con le famiglie siriane e irachene per conoscere le loro storie, condividere del tempo assieme e prestare ascolto a chi non lo riceve abitualmente. E, poi, l’organizzazione di attività ludiche e ricreative per bambini siriani e iracheni nelle scuole informali di Caritas Jordan e momenti di servizio nell’ambito di progetti di reinserimento sociale e occupazionale per rifugiati sempre promossi dalla Caritas locale.

«Un aspetto importante del viaggio è la relazione con la comunità giordana ospitante attraverso momenti di condivisione e conoscenza reciproca – aggiunge Noemi Rossi -. I campi si terranno nelle città giordane in cui sono presenti i centri di Caritas, una delle poche organizzazioni che con i suoi servizi copre tutto il territorio del Paese»Il viaggio, però, non intende concludersi con il ritorno in Italia una volta trascorsi i 15 giorni sul posto. Ai partecipanti, infatti, è richiesto di organizzare dei momenti di restituzione dell’esperienza nelle proprie comunità di appartenenza una volta tornati a casa per raccontare quanto hanno visto e ascoltato.

«Lo slogan che abbiamo scelto per l’edizione 2020 dei campi di volontariato è “Siamo venuti per tornare”, una frase che ha una doppia valenza – spiega Chiara Cera, responsabile dei progetti estero dell’associazione -. Ogni estate torniamo in Giordania con i nostri campi di volontariato per continuare a far sentire la nostra presenza nel territorio giordano, nella comunità e tra le persone che incontriamo. Ogni estate torniamo in Giordania per, poi, tornare nelle nostre realtà ed essere testimoni delle storie ascoltate e delle esperienze vissute».

Per partecipare ai campi è necessario presentare domanda entro e non oltre il 15 marzo 2020. Tutte le informazioni dettagliate sono disponibili sul sito nondallaguerra.it.