Paga il conto dell’hotel ma si “crede” in una fattoria: la curiosa vicenda toccata alla Polizia

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Episodio che definire bizzarro è davvero il minimo quello che si legge nel report del post Capodanno da parte della Questura, avvenuto a Vicenza e con unica protagonista una donna vicentina ma residente altrove, di 37 anni.

Si tratta dell’ospite di un albergo in viale Camisano in quartiere della Stanga la quale, dopo aver regolarmente saldato il conto per il pernottamento in una camera della struttura ricettiva, si era inspiegabilmente rifiutata di lasciarla.

Tanto da costringere il gestore dell’Hotel Mary a chiedere l’intervento della Polizia di Stato attraverso la Questura visto l’atteggiamento da “testarda come un mulo” della cliente. Al loro arrivo, però, i poliziotti inviati da Vicenza a Camisano per risolvere l’insolita questione, si sono trovati di fronte a una sconosciuta vestita di tutto punto e dall’apparenza insomma di una persona elegante e per bene che, forse in vena di scherzare o forse alle prese con uno stato psicofisico alterato, ha iniziato a rispondere loro imitando i versi degli animali della fattoria.

All’esordio il belare delle pecore, intervallato da frasi sconnesse, e poi ancora miagolii di gatti e guaiti di non meglio definiti altri animali. Alla richiesta del perchè non avesse alcuna intenzione di lasciare l’albergo, la donna ha risposto facendo spallucce. A quel punto, i componenti della Volante della polizia di Stato, non ravvisando gli estremi per richiedere un intervento sanitario obbligatorio né alcuna situazione di potenziale pericolo per dipendenti e altri ospiti dello stabile ricettivo, hanno optato per il “non procedere”.

Facendo così rientro in Questura a Vicenza, dopo un primo intervento del 2024 sicuramente fuori del consueto, probabilmente ripassando a memoria la filastrocca per bambini delle “Vecchia Fattoria”. Non prima di essersi assicurati che la strana donna, dopo il colloquio avvenuto tra versi d’animali e gestualità senza filo logico, scaturisse da una goliardata che si è conclusa con l’allontanamento della burlona. Anche perchè, a ben vedere, la “presa in giro” di pubblico ufficiale, al momento, non rientra nell’oltraggio, nell’ordinamento italiano.