Picchiato a sangue nella notte di Capodanno. Un 51enne finisce in rianimazione

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Il condominio teatro del fatto di cronaca l'altra notte

Forse una banale lite tra amici in origine, degenerata in una brutale aggressione con sullo sfondo gli ambienti della droga. Un uomo di 51 anni si trova ricoverato dalla notte di San Silvestri nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Vicenza, dopo essere stato picchiato con violenza feroce da un amico con il quale stava trascorrendo parte della serata di Capodanno.

Secondo la Questura, per prima a intervenire con una volante insieme ai soccorsi del Suem alle 2.50 in Stradella Sansingoli, i consueti “futili motivi” sarebbero alla base del furioso litigio sfociato in botte senza freni.

Denunciato con ipotesi di reato di lesioni aggravate l’inquilino dell’appartamento scenario dell’episodio in un condominio proprio del quartiere San Bortolo, a due passi dall’ospedale, un 48enne cittadino italiano e vicentino, già noto alle forze dell’ordine per legami con il mondo dello spaccio di sostanze vietate. Il 52enne soccorso d’urgenza, invece, pure lui della città, è stato trovato in stato di incoscienza e ricoverato in codice rosso a distanza di poche centinaia di metri. Si trova in stato di coma sempre secondo l’aggiornamento fornito stamattina dalla Questura berica.

Le attività di indagine poste in campo dalla Polizia di Stato ha permesso di ricostruire la vicenda, e parlano di una discussione prolungata tra i due conoscenti che ad un tratto si sarebbe trasformata in un cruento confronto a muso duro. Uno finito in ospedale in terapia intensiva (A.P. le iniziali), in fin di vita per i politraumi riportati nella colluttazione, l’altro dietro le sbarre di una cella di sicurezza in stato di arresto. Si tratta di P.D. – disponibili le sole iniziali dell’aggressore -, al momento ancora in carcere nella struttura di San Pio X.

Non è ancora chiaro se il ferito grave sia stato preso a calci e pugni da quest’ultimo o se siano stati usati degli oggetti contundenti per colpirlo e provocargli danni così profondi da mandarlo in coma farmacologico, quindi sotto sedazione. Il malcapitato 52enne sarebbe stato sottoposto ad un intervento chirurgico d’urgenza nelle prime ore di ricovero, prima di essere affidato all’èquipe di rianimazione e ricevere le cure necessarie per monitorare le emorragie interne provocate dalle botte.

L’esatta dinamica di quanto accaduto è legata alle indagini in corso, e definirà anche il capo d’accusa nei confronti del “padrone di casa”, che potrebbe diventare di tentato omicidio. L’alloggio è stato posto sotto sequestro per i rilievi.