Pregiudicato pesta l’ex e si nasconde a casa sua nell’armadio per non essere arrestato: era un evaso

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Ha pestato la sua ex convivente, che si è presentata scioccata e spaventata in pronto soccorso per farsi medicare, poi l’ha aspettata nascosto a casa sua per attenderne il ritorno, ma è stato “stanato” dai poliziotti delle volanti: per questo un pregiudicato di origine ghanese è stato arrestato a Vicenza.

I fatti risalgono allo scorso fine settimana. La donna, di 36 anni, si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo, dove è stata medicata per le ferite provocate dalle violente percosse ricevute dal suo ex convivente(O.B.J., 34enne di origini ghanesi).

Sono stati gli stessi sanitari, constata la situazione di violenza di genere, a chiamare la centrale operativa della Questura, che ha inviato in via Rodolfi una pattuglia delle “volanti”. La donna presentava ferite giudicate guaribili con prognosi di 10 giorni: in forte stato di agitazione, è stata subito ascoltata dai poliziotti, ai quali ha raccontato la sua paura nel rientrare a casa dove, durante la notte, l’ex compagno l’aveva violentemente picchiata. Per questo i due agenti l’hanno riaccompagnata a casa. Dopo aver fatto ingresso nell’appartamento della donna, i poliziotti hanno passato a setaccio le stanze, apparentemente vuote; durante il controllo nella camera da letto, però, hanno individuato l’uomo nascosto dentro un armadio.

Dato che la vittima aveva fornito le generalità del 36enne, la Questura aveva già potuto verificare grazie al controllo effettuato sulla Banca Dati del Ministero dell’Interno che sull’uomo pendeva una ordinanza di custodia cautelare per evasione emesso pochi giorni fa dalla magistratura vicentina. Dopo essere stato immobilizzato dagli agenti, l’aggressore è stato quindi accompagnato in Questura dove poi è stato dichiarato in arresto e trasferito presso la Casa Circondariale di Vicenza.
O.B.J., oltre ad essere stato condannato per il reato di evasione (motivo che ne ha consentito l’arresto), ha un curriculum criminale di tutto rispetto, con condanne per resistenza a pubblico ufficiale e diverse denunce per lesioni e maltrattamenti in famiglia, alle quali si è aggiunta la ulteriore denuncia proprio per le violenze dello scorso fine settimana.

Data la situazione e i precedenti, il questore Paolo Sartori ha dato disposizione all’Ufficio Immigrazione di avviare l’iter – in parallelo con quello giudiziario – finalizzato alla espulsione del pregiudicato 36enne dal territorio nazionale.
“La violenza di genere, oltre a rappresentare una forma di reato particolarmente odiosa in quanto commessa a danno di vittime spesso non in grado di difendersi, rappresenta un grave problema culturale – spiega Sartori – e la Polizia di Stato rappresenta uno snodo fondamentale all’interno di una rete composta da istituzioni, enti locali, centri antiviolenza ed associazioni di volontariato, ed è da sempre in prima linea, anche con progetti specifici, nell’incoraggiare una cultura della parità di genere, dell’uguaglianza e del rispetto delle libertà, con lo scopo di eliminare retaggi culturali e discriminazioni, nonché con l’obiettivo di aiutare le donne a difendersi, a chiedere aiuto ed a denunciare le violenze subite”.