Rapine in serie, preso il giovane che minacciava donne e immigrati con un coltello

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Gli interni del carcere di Vicenza

Pochissimi dubbi a riguardo: sarebbe proprio lui, un 25enne africano di nascita, l’autore di una serie di rapine con vittime donne vicentine incontrate per la strada nel capoluogo di Vicenza. Almeno 7 gli episodi denunciati, tra fine ottobre e metà dicembre dell’anno appena concluso in alcuni dei quali sarebbe spuntato un coltello al fine di minacciare le derubate prese di mira. Si cerca anche un complice, e non è detto che la lista dei fatti di cronaca si esaurisca con quelli già denunciati nelle scorse settimane.

Si trova ora in carcere, da ieri, il giovane di nazionalità gambiana considerato dalle forze dell’ordine un pericoloso rapinatore, viste le modalità con cui ha portato a segno gli atti illeciti. Ad eccezione di un caso accertato senza provocare danni fisici o lesioni ai suoi “bersagli”, sempre persone che difficilmente potevano reagire, incutendo loro timore se non panico vero e proprio con i conseguenti disagi del caso. Un immigrato del Bangladesh, invece, sarebbe stato picchiato con violenza in una colluttazione.

All’indomani dell’arresto, si è espresso il sindaco di Vicenza Francesco Rucco, preoccupato per la presenza di delinquenti che non lasciavano tranquilli i cittadini in tema di sicurezza. “Un’altra ottima notizia – ha dichiarato – che conferma la bontà dell’operato unitario delle forze dell’ordine. Sul fronte della sicurezza registriamo inoltre altre numerose operazioni di controllo di questi ultimi giorni. Per i cittadini sapere che l’autore delle rapine è stato individuato, arrestato e rinchiuso nella Casa circondariale di San Pio X, dà la percezione che si stia lavorando in maniera concreta. Per questo invito i vicentini a continuare ad aver  fiducia e collaborare con le forze dell’ordine perché è ben riposta; bisogna lasciare agli inquirenti il tempo necessario per svolgere bene e in tranquillità il loro lavoro perché, alla fine, i risultati arrivano”.

Nominativo e foto del giovane gambiano non sono state rese note dalla Procura di Vicenza, ma è confermato che si tratta di L.N., classe 1997, volto considerato più che noto alle cronache cittadine. Uno “sbandato” che in più occasioni ha minacciato chi incontrava e considerava facile preda per sottrarre portafoglio e accessori di un certo valore, agendo in prevalenza a Vicenza città (sia in centro che in periferia) ma anche nei comuni limitrofi, come accaduto a Torri di Quartesolo. Il Gip berico ha ordinato la custodia in carcere in base a consolidati indizi di colpevolezza, e non è stato poi difficile individuare dove si trovasse il 25enne, già in cella per altri reati.

In almeno due occasioni L.N. avrebbe agito in coppia, in compagnia di un connazionale al momento irreperibile ma ricercato. Prendeva di mira donne, anziani e in un’occasione un immigrato asiatico. Quando riusciva ad arraffare borse e portafogli, il furfante non aveva remore a utilizzare le carte di credito per “fare shopping”, comprando di tutto, per poi rivenderlo. Da metà dicembre, non a caso, le scorribande si erano fermate, tanto da far pensare che l’autore si fosse allontanato da Vicenza sentendo il “fiato sul collo” degli inquirenti. Il 16 dicembre, infatti, erano scattate le manette ai suoi polsi per un tentativo di furto miseramente fallito al Centro Commerciale Palladio. Visti i precedenti, una volta tanto era davvero finito in carcere, dove si trova tutt’ora.