Strip bar abusivo in Galleria Crispi. Chiusura immediata e sanzione da 6 mila euro

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Sullo sfondo uno scorcio del complesso Galleria Crispi, nel riquadro l'insegna dello Strip Bar

No allo strip e sì allo stop per il locale “Diverso Strip Bar“, inserito nel complesso di Galleria Crispi in via Piccoli a Vicenza. Esercizio commerciale chiuso e gestore abusivo sanzionato con oltre 6 mila euro di multa: si è conclusa così un’operazione congiunta della polizia di Stato e del comune di Vicenza, scattata in città giovedì scorso a mezzanotte con il blitz messo in atto da due volanti della Questura berica. All’interno, senza alcuna autorizzazione, dieci “ballerine hot” oltre a cinque avventori, un unico barista e un cittadino albanese di 36 anni qualificatosi come gestore del locale. Senza averne titolo, almeno ad oggi, come accertato dalle indagini successive.

Si tratta di E.X., che risulta in effetti come attuale legale rappresentante del topless bar, ma non ha di fatto alcun titolo per gestire il locale. In precedenza l’attività era amministrata da un cittadino italiano, poi uscito di scena. Poco meno di un anno fa gli uffici comunali avevano respinto la richiesta di variazione vietando al nuovo conduttore lo svolgimento di attività di intrattenimento e spettacolo e somministrazione di bevande.

Il gestore subentrato nella sostanza risiede nel capoluogo da una ventina d’anni. A tutti gli effetti dopo i riscontri effettuati viene considerato “abusivo” nell’incarico e dovrà pagare una multa: 5 mila per attività di somministrazione illecita; 660 euro per violazione delle norme in materia di locali allestiti appositamente per fumatori e una sanzione, ancora da determinare, che va dai 258 ai 1.549 euro per attività di pubblico spettacolo senza autorizzazione. Inoltre, l’ufficio immigrazione della questura di Vicenza effettuerà degli approfondimenti in relazione alla posizione di E.X. rispetto alle norme che regolano il soggiorno degli stranieri sul territorio nazionale.

“Plaudo – dichiara l’assessore alle attività produttive Silvio Giovine – all’attenzione con cui il personale dell’ufficio comunale pubblici esercizi ha dimostrato di monitorare il territorio e all’efficacia dell’intervento messo in atto insieme alla Questura. Il contrasto all’esercizio abusivo di attività di pubblico spettacolo e somministrazione non va solo nella direzione del doveroso ripristino della legalità, ma anche della tutela di chi lavora nei locali pubblici e di chi li frequenta”.