Week end da bollino nero per il maltempo: frane in contrada, Bacchiglione e Tesina osservati speciali

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Immagine di sfondo dal bacino di Caldogno, nei riquadri smottamenti a Valli del Pasubio

Si affievolisce solo in parte l’ondata di maltempo nel corso della domenica, con più punti della provincia alle prese con le ondate di piena di fiumi e torrenti a rischio tracimazione e centinaia di vigili del fuoco e volontari di protezione civile al lavoro. Anche su strada dove nella notte sono caduti dei rami d’albero spezzati da vento e pioggia torrenziale, oltre che in alcuni scantinati allagati, come ad esempio sotto il Teatro Olimpico a Vicenza.

Da ricordare che i livelli medi di pioggia caduta sul Veneto in due giorni equivale a quella registrata negli ultimi due mesi, secondo i dati diffusi dalla Regione. Particolarmente colpita la zona del Bellunese ma anche quella delle Prealpi vicentine, Piccole Dolomiti comprese, con ripercussioni a valle sui corsi d’acqua. In provincia il livello più alto si registra a Castana (Posina) con 380.4 millimetri, a Recoaro 308.8, anche a Valli del Pasubio e Velo d’Astico sopra quota 300. A seguire l’Altopiano di Asiago co picco a Gallio (297 mm).

CAPOLUOGO E HINTERLAND. In città il livello di guardia del Bacchiglione è stato quasi raggiunto a una manciata di centimetri, secondo la rilevazione a Ponte degli Angeli, poco prima dell’alba toccando quota 5,23 metri (sceso a 4,05 metri alle 13.30). Stato di allerta ma senza sostanziale pericolo di tracimazione a Ponte Marchese, mentre Parco Querini è stato chiuso al pubblico per alcuni allagamenti circoscritti. A scongiurare l’esondazione delle acque in piena il “battesimo” del bacino di laminazione di Caldogno, costruito dopo la terribile alluvione del 2010 nell’area delle Risorgive, aperto parzialmente prima delle mezzanotte e richiuso alle 6 di stamane dopo il rientro nei livelli di soglia di sicurezza. Il bacino di laminazione di Caldogno rimane a disposizione e rimangono installate le idrovore a Ponte degli Angeli, allo Stadio Menti e dietro al Tribunale nuovo. I sacchi di sabbia sono  posizionati nei punti di distribuzione stabiliti.

Bacchiglione su livelli d’allerta a Ponte degli Angeli

Nell’area dell’hinterland di Vicenza da registrare la chiusura temporanea del ponte di Torri di Quartesolo sul Tesina, con livello che ha sfiorato gli 8 metri (dalla mezzanotte) e problemi in territorio di Longare, dove ha oltrepassato il primo argine. Anche a Ponte di Debba situazione in costante monitoraggio.

ALTOVICENTINO. I problemi maggiori si registrano a nord della provincia, con smottamenti e rimozione di alberi caduti sui manti stradali. In particolare in località Staro a Valli del Pasubio strada provinciale 256 chiusa al traffico per gli schianti di alberi e fango, su un tratto già interdetto ai veicoli già venerdì. Altre frane segnalate sulla viabilità comunale che porta alle contrade, ai Palari, Cavedao e in quartiere Cavrega. Interventi analoghi sono in corso sull’Altopiano a Gallio e Asiago con impegnate le squadre dei vigili del fuoco, anche se la situazione generale appare in miglioramento rispetto alle ore precedenti, con danni registrati anche a Cogollo del Cengio e Schio. Di ieri sera la notizia confermata della richiesta di Stato di Crisi per l’Altovicentino, il Bellunese e la fascia pedemontana di Treviso, che la Regione Veneto inoltrerà al Governo.

 

Frana sulla strada che porta a Staro

Il nuovo bollettino meteo aggiornato è stato diramato alle 13 di domenica dalla Regione Veneto: “previsione dalle ore 17 alle ore 20 con precipitazioni diffuse, localmente a carattere di rovescio temporalesco, dovrebbero interessare le zone montane e pedemontane centro orientali. Limite delle nevicate in progressivo abbassamento. Fase di scirocco seguita da una probabile attenuazione dei venti nel corso del periodo. Il protrarsi delle precipitazioni determinerà ulteriori incrementi dei livelli idrometrici lungo la rete idrografica regionale in particolare nelle sezioni di pianura e dei bacini pedemontani/prealpini a seguito delle precipitazioni previste. Si attendono ulteriori innalzamenti dei livelli idrometrici nella rete idrografica principale, in particolare nei bacini Adige, Brenta, Bacchiglione, Piave, Tagliamento, Livenza. Le precipitazioni previste potranno determinare possibili locali disagi nella rete di drenaggio urbano; l’elevata saturazione dei terreni potrà inoltre determinare l’innesco di fenomeni franosi sui versanti. Saranno possibili altezze d’onda significative lungo tutta la fascia costiera”.

Da ricordare infine il numero verde della sala operativa Protezione Civile Regione Veneto 800.990.009