La lite fra ragazze diventa un’aggressione con coltelli e bastoni: cinque giovanissimi denunciati

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

La lite, poi tre adolescenti inseguiti da dieci coetanei armati di coltello e bastoni: un grave episodio di violenza giovanile, emerso ora ma avvenuto un mese fa a Bassano del Grappa, ha portato alla denuncia di cinque giovanissimi da parte dei carabinieri.

I fatti risalgono al primo pomeriggio di venerdì 30 maggio (erano gli ultimi giorni di scuola) e hanno impegnato tre pattuglie di militari dell’Arma nel brolo di palazzo Bonaguro, in pieno centro a Bassano, a due passi dal Ponte Vecchio. Sul posto, in via Scalabrini, a seguito di una segnalazione alla centrale operativa, si sono precipitati una pattuglia del radiomobile di Bassano, e due delle stazioni di Romano d’Ezzelino e Lusiana, sono intervenuti in Bassano del Grappa, in via Scalabrini. La telefonata spiegava che era in corso una lite fra giovani.

Giunti velocemente sul posto, i militari hanno identificato tre giovanissimi – una 17enne, un 20enne, e un 19enne, tutti di Cittadella (Padova) – che hanno spiegato come, poco prima, a seguito di un incontro chiarificatore avuto con alcuni coetanei che in parte conoscevano,  fosse scoppiato e quindi degenerato un diverbio iniziato per futili motivi: “Ci sono corsi dietro in una decina di ragazzi per qualche centinaio di metri, uno aveva sul volto un passamontagna ed era armato di coltello, altri avevano bastoni di legno e di ferro, hanno anche minacciato di ucciderci” avrebbe raccontato il terzetto ai militari dell’Arma.

Le vittime si sono rifugiate dentro alla farmacia Pozzi e il gruppo di facinorosi non ha avuto alternativa al dileguarsi. E’ stata proprio la farmacista a chiamare il numero di emergenza 112 e da lì sono partite le indagini: i carabinieri attraverso testimonianze e riconoscimenti fotografici hanno ricostruito l’esatta dinamica dei fatti e individuato una parte degli coinvolti.

In particolare, le dichiarazioni del terzetto hanno consentito di ricostruire che dietro all’aggressione c’era un episodio avvenuto nel pomeriggio di tre giorni prima, sempre all’interno del brolo, con protagoniste la 17enne di Cittadella e due sorelle gemelle di 16 anni, con le quali c’erano stati screzi sui social. La resa dei conti era avvenuta appunto il 27 maggio con un acceso confronto,  nel quale la 17enne è stata aggredita, prima verbalmente e poi fisicamente, dalle due sorelle. Oltre a romperle gli occhiali da vista, le hanno procurato lesioni giudicate guaribili in dieci giorni dai medici dell’ospedale di Bassano. Durante l’aggressione, un’amica della 17enne era riuscita a riprendere tutto con il proprio smartphone: i video son stati acquisiti dai carabinieri e grazie ad essi è stata ricostruita l’esatta dinamica dell’accaduto quel pomeriggio e son stati identificate le protagoniste.

Dopo quel fatto il confronto-scontro e le accuse reciproche erano proseguite, coinvolgendo vari componenti delle rispettive comitive, fino al 30 maggio, quando il cugino delle gemelle, un 19enne che voleva difenderle, ha dato appuntamento nel brolo al fidanzato della 17enne, un ragazzo di 19 anni, per un chiarimento su quanto avvenuto. All’incontro il 19enne si è presentato con una decina di ragazzi che si sono nascosti in alcuni punti del parco, per poi uscire allo scoperto nel momento in cui il chiarimento tra i due contendenti è sfociato in lite. Usciti dai nascondigli, hanno estratto bastoni in legno e metallo e uno, nascosto dietro un passamontagna, pure un coltello. Il gruppo ha tentato di aggredire la coppia di giovani fidanzati e un loro amico 22enne. Da lì la fuga e il tentativo di riparare nella farmacia di via Scalabrini. 

Le indagini dei carabinieri hanno consentito di identificare alcuni componenti del gruppo di aggressori, tra i quali un 19enne e due 17enni: tutti e tre sono stati denunciati per minaccia aggravata e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Allo stesso modo, le due sorelle 16enni sono state denunciate per lesioni personali in concorso e danneggiamento, con riferimento alla prima aggressione del 27 maggio.
I risultati delle indagini sono stati inviati alla Procura di Vicenza e a quella per i Minorenni di Venezia che, concordando con le risultanze raccolte dai militari, hanno emesso nei confronti degli adolescenti indagati dei decreti di perquisizione personale e locale, con l’obiettivo di trovare le armi e i capi di abbigliamento, passamentogna compreso, usati per tili al travisamento. La mattina del 23 giugno i militari della Compagnia di Bassano del Grappa, con l’impiego di 21 militari e 6 autovetture, sia in divisa che in abiti civili, hanno quindi perquisito le abitazioni degli indagati, purtroppo senza successo: non sono state trovati nè il coltello e i bastoni, nè il passamontagna.

 

L’Eco Vicentino è su Whatsapp e Telegram.
Iscriviti ai nostri canali per rimanere aggiornato in tempo reale.

Per iscriverti al canale Whatsapp clicca qui.
Per iscriverti al canale Telegram clicca qui.