Semafori intelligenti sotto stress test: l’innovazione regge la “carica” dei 120mila

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Il traffico a Piovene in una foto dell'estate scorsa

A Piovene Rocchette il semaforo non è più solo rosso, giallo o verde: ora pensa, decide e reagisce. E questo weekend ha avuto la sua prova del fuoco. Migliaia di veicoli in transito, code storicamente lunghe, incroci nevralgici messi sotto stress da un flusso continuo e imponente. Ma qualcosa è cambiato. Niente paralisi totale: le luci intelligenti hanno gestito, smistato e snellito come mai prima d’ora.

Il Sindaco Renato Grotto durante una domenica di “test”

Problema completamente risolto? Non ancora, anche da giudicare da qualche pur timido cenno di polemica mista a misurate osservazioni di cittadini che riportano pacati un punto di vista. A Piovene Rocchette, il traffico è da sempre uno dei principali nodi critici della viabilità locale. La sua posizione strategica ai piedi delle Prealpi e lungo l’asse che collega l’Alto Vicentino alle zone montane, rende il comune un punto di passaggio obbligato, soprattutto nei fine settimana, quando migliaia di veicoli si spostano verso le località turistiche. Le lunghe code che si formano nelle ore di punta, con rallentamenti significativi anche nei comuni limitrofi, sono una realtà che cittadini e amministrazioni conoscono fin troppo bene. E per affrontare questa criticità, nei mesi scorsi il comune ha avviato un piano di modernizzazione della semaforizzazione urbana, introducendo sistemi intelligenti capaci di adattarsi in tempo reale ai flussi veicolari. Dopo varie prove tecniche e fasi sperimentali, il progetto ha vissuto il suo stress test più significativo nell’ultimo weekend, quando via Roma e via Rossi sono state attraversate da oltre 120mila – questa la somma complessiva – veicoli in tre giorni. Un aumento medio del 40% rispetto alla media feriale che ha messo sotto pressione l’intera rete semaforica.

Il sindaco Renato Grotto, che ha fortemente sostenuto il progetto, ne rivendica i risultati: “Eravamo consapevoli dell’importanza di intervenire. Abbiamo affrontato mesi di test, calibrazioni, raccolta dati. Oggi possiamo dire che il sistema ha retto con grande efficacia e ha cambiato radicalmente la percezione della viabilità nei punti critici del paese”. Secondo i dati diffusi, i nuovi impianti sono passati da una capacità di gestione di circa 775 veicoli all’ora a oltre 1.700. Il beneficio è evidente anche nei tempi di attesa delle laterali: in via Levà, ad esempio, si è passati da una media di 170 secondi a circa 70. Un cambiamento che coinvolge tutti gli utenti della strada, inclusi pedoni e ciclisti, grazie alla capacità del sistema di riconoscere e adattarsi a differenti esigenze oltre che utenze.

“Siamo in fase di apprendimento – spiega il sindaco a proposito del software installato – il sistema sta continuando a raccogliere dati per affinare i tempi e migliorare ulteriormente la fluidità del traffico. Contiamo di raggiungere una gestione ancora più ottimizzata entro pochi mesi”. Ma Grotto invita anche a riflettere sull’approccio degli automobilisti: “Nel mondo ideale, certi transiti nelle ore centrali – dalle 9 alle 11.30, e dalle 16.30 alle 19.30 – andrebbero evitati. Soprattutto la domenica, il flusso verso la montagna è talmente intenso da richiedere comportamenti più consapevoli”. E accanto alla tecnologia, resta fondamentale il presidio umano. La Polizia Locale ha affiancato il sistema durante il weekend, garantendo controllo e supporto operativo. Non solo per vigilare sul rispetto del codice della strada, ma anche per monitorare il corretto funzionamento di un impianto innovativo che, per sua natura, richiede attenzione costante.
Un progetto di semaforizzazione intelligente che non risolve da solo anni di criticità, ma segna un passo concreto verso una mobilità più sostenibile ed efficiente. E Piovene Rocchette, almeno per ora, sembra aver trovato una risposta credibile ad uno dei suoi problemi più annosi.

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