Atletica, medaglia di bronzo a Aouani nella maratona mondiale di Tokyo

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Iliass Aouani conquista una splendida medaglia di bronzo nella maratona dei mondiali di Tokyo con il crono di 2h09’53, regalando all’Italia il quarto podio della manifestazione iridata, che pareggia già il numero realizzato nella precedente di Budapest 2023. Aouani suggella una fantastica stagione che lo ha visto anche vincere l’oro nella stessa disciplina della prima edizione degli Europei di corsa su strada disputati a Lovanio in Belgio, il 13 aprile scorso.

Entusiasmante il finale della gara che ha visto la vittoria allo sprint del tanzaniano Alphonce Simbu sul tedesco Amanal Petros entrato nello stadio con un leggero vantaggio, entrambi accreditati incredibilmente dello stesso tempo di 2h09’48, ma subito dietro si piazza l’ingegnere milanese ormai da tempo contraddistinto in gara da una bandana nera, a poco più di 5 secondi, con un buon piazzamento finale anche del primatista italiano Yohanes Chiappinelli, sesto in 2h10’15, mentre si era precedentemente fermato al trentaduesimo chilometro.

Aouani, nato a Fquih Ben Salah in Marocco il 29 settembre 1995 e trasferitosi a Milano con i suoi genitori da quando aveva 2 anni, contemporaneamente alla sua sempre più importante carriera di atleta, si è anche laureato in Ingegneria Civile nel corso di un lungo periodo di studi e allenamento negli Stati Uniti, per poi una volta ritornato in Italia decidere di andare a vivere a Ferrara per essere allenato da uno dei decani dei tecnici italiani, Massimo Magnani, grazie al quale ha costruito anno dopo anno la sua maturità agonistica che l’ha anche portato al record italiano nella maratona con 2h07’16 nel 2023, poi superato, e successivamente all’ottimo nuovo personale di 2h06’06 realizzato in occasione della 42,195 km di Valencia il 1° dicembre 2024.

Le dichiarazioni di Aouani: “È uno di quei momenti che si sognano per tutta la vita e sono stato folle da sognare in grande. Una medaglia che mi rende orgoglioso ma non appaga la mia fame. Sono grato per chi ha creduto in me, felice di alzare il tricolore e di aver reso felici tante persone: la mia famiglia, il coach Massimo Magnani e tutto lo staff che mi segue. Al quindicesimo chilometro affioravano voci della mia parte oscura che mi vuole far mollare, però le ho messe subito a tacere. Intorno a metà gara, a uno spugnaggio, ho perso una delle due lenti a contatto ma mi sono detto che me ne poteva bastare uno. Sono entrato nello stadio ed è stato bellissimo, puntavo all’oro, ma gli altri stati più bravi di me. L’anno scorso ho vissuto la delusione di non essere stato convocato per le Olimpiadi, gli ultimi due mesi sono stati molto complicati anche per qualche infortunio. Questo bronzo arriva dal nulla, dalle case popolari di Ponte Lambro, e spero che la mia storia sia di ispirazione per tutti: quando ci credi abbastanza, i sogni si possono realizzare. Mio padre sta per andare a lavorare in cantiere e sarà fiero di me. In questa medaglia c’è di tutto: momenti di delusione in cui volevo mollare, lacrime versate in macchina da solo, ma ce l’ho fatta”.