Morte sul posto di lavoro: si attende il nulla osta per l’addio all’operaio chiampese

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Un'immagine dei vigili del fuoco all'esterno del capannone di Arso. Nel riquadro una foto di alcuni anni fa della vittima, postata nel gruppo FB degli amici del Fantacalcio

L’incidente sul lavoro avvenuto ad Arso, all’interno di un’officina meccanica, è ancora sotto inchiesta e quindi si dovrà attendere ancora alcuni giorni per conoscere la data della cerimonia di Giuliano Pandolfo, morto a 49 anni sabato mattina. Si andrà probabilmente a fine della settimana in corso oppure, forse, alla prossima.

La salma dello sfortunato dipendente della “Meccanica Lovato” rimane a disposizione della Procura della Repubblica di Vicenza, in attesa dell’esame autoptico disposto per far luce su quanto avvenuto in occasione della disgrazia che ha suscitato profondo cordoglio nella Vallata del Chiampo.

Un grave perdita che ha colpito innanzitutto la moglie Marcia, la compagna di origini brasiliane con la quale cresceva un figlio, rimasta senza il suo adorato papà a soli 9 anni di età. Un vuoto tanto improvviso quanto straziante difficile da colmare, su cui la comunità locale cercherà di vegliare, nel futuro prossimo, dopo le parole di coraggio e il conforto prestato da tante persone in questi giorni di dolore.

Giuliano viveva con i membri della famiglia che aveva costruito a Chiampo, nella frazione cittadina distante al massimo a un paio di chilometri dal luogo della tragedia. Era un dipendente con esperienza e competente, fattori che rendono ancora più intollerabile la disgrazia. Il vuoto si riscontra anche nel capannone dove i colleghi piangono l’amico e compagno di tante giornate lavorative, rimasto vittima di un infortunio mortale, mentre lavorava su una fresa di grandi dimensioni. Forse la tuta di lavoro rimasta impigliata nel macchinario a controllo numerico su cui era all’opera spiegherebbe la tragedia, ma toccherà a investigatori ed esperti dello Spisal dell’Ulss 8 ricostruire la dinamica esatta dei fatti.

Sul posto erano intervenuti anche i vigili del fuoco di Arzignano nel disperato tentativo di salvargli la vita, purtroppo senza esito positivo, oltre ai carabinieri della vallata che stanno svolgendo le indagini per conto della Procura, ormai prossima a concedere il nulla osta per la sepoltura alla famiglia dell’operaio. Si tratta del secondo infortunio con conseguenze letali dal termine del lock down – il primo a Zanè, con vittima un apprendista di 22 anni -, il quinto nel Vicentino nel corso del 2020.

I chiampesi attendono quindi il giorno delle esequie per salutare e accompagnare, come si conviene, la salma del 49enne verso l’altare solenne da dove gli verrà riservato il saluto della sua comunità e, infine, verso la pace eterna. “Grazie per questi 12 anni di amicizia – scrive Gianfranco Lovato a nome degli amici del gruppo di fantacalcio – che ci hanno permesso di conoscerti e apprezzarti. Una tragedia immane ci toglie oggi una bella persona e un amico appassionato come pochi. Un abbraccio affettuoso ai tuoi cari”.