E’ Andrea Scomazzon la vittima del malore in montagna nel week end di Ferragosto

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Un'immagine dei soccorsi dei vigili del fuoco

E’ Andrea Scomazzon la vittima del malore accusato nel corso del week end di Ferragosto sulle montagne vicentine, 63enne di Marostica – era nato a Bassano del Grappa – salito sabato sull’Altopiano di Asiago in compagnia di due familiari per un’escursione. Sarebbero pochi i dubbi sul fatto che si sia trattato di una morte naturale, per probabile infarto, in una frangente però in cui l’appassionato di montagna si trovava solo.

L’uomo è stato soccorso poco dopo il mezzogiorno di domenica, in seguito alla chiamata di emergenza partita da Campo Mandriolo in territorio di Gallio: i primi soccorsi al 63enne sono stati offerti da una coppia di ciclisti di passaggio nella località montana, poi da un fratello e dal nipote della vittima e infine da vigili del fuoco e volontari del Soccorso Alpino.

Sul posto era giunto un elicottero inviato dall’ospedale di Trento in codice rosso di massima urgenza nella speranza di rianimazione dell’uomo colpito dal grave malessere, che aveva perso conoscenza e non si è più ripreso. Nel corso del trasferimento aereo, però, il team sanitario di medicina d’emergenza ha dovuto desistere, dichiarando il decesso del cittadino di Marostica.

In questo caso i soccorsi sono stati pressochè immediati, grazie alla presenza poco lontano della squadra di pompieri di Asiago che stava completando la missione di salvataggio di un bovino caduto in un crepaccio. I vigili del fuoco già in missione sono stati subito dirottati a distanza di poche centinaio di metri per tentare di salvare Scomazzon, dotati del dispositivo di rianimazione elettronico, ma gli sforzi profusi non hanno prodotto il risultato sperato.

eliambulanza 118

Agli operatori del Soccorso Alpino, nel frattempo giunti sulla malga teatro del dramma della domenica sule montagne altopianesi, è toccato il compito di assicurare la salma dell’uomo deceduto su una barella e trasportarlo fino alla strada più vicina, dopo il nulla osta concesso dalla Procura di Vicenza. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Thiene per i rilievi necessari, in contatto con il procuratore berico.