Scivola sul fango nel bosco dopo le pioggia. Escursionista incauta soccorsa sul Verena

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Uno "scatto" dei soccorsi di ieri sull'Altopiano

Probabilmente per il futuro ci penserà su due volte prima di effettuare un’escursione dopo una mattinata di rovesci e temporali, vista la disavventura che le è capitata ieri. Una donna di 55 anni, residente nel capoluogo berico, è stata raggiunta e trasportata al sicuro da una squadra del soccorso alpino di Asiago, dopo la richiesta di aiuto lanciata intorno alle 17.40 di martedì in seguito a una scivolata in discesa, sulla dorsale del Monte Verena.

La turista vicentina si trovava in vacanza sull’Altopiano e, una volta risputato il sole tra le nubi, insieme a un’amica aveva deciso di intraprendere una gita pomeridiana, lungo il suggestivo percorso proposto da SelvArt nel territorio di Mezzaselva di Roana.

Un percorso non particolarmente impegnativo, adatto a tutti con l’accortezza di indossare l’opportuno equipaggiamento da montagna, ma con le insidie dei boschi dietro l’angolo dopo ore di pioggia come accaduto ieri. Erba scivolosa e fango, infatti, presuppongo massima cautela e tanta attenzione, aspetti che forse non ha tenuto del tutto in considerazione la 55enne di Vicenza – C.M. le iniziali – scivolata in un tratto scosceso, procurandosi così una “storta” ad una caviglia. Un forte trauma, con sospetta frattura, che di fatto le impediva di proseguire la passeggiata guidata fino al punto di ritrovo.

Per sua fortuna lei e un’amica che l’accompagnava hanno incontrato un passante che vive in Altopiano, che ha prestato una sorta di consulenza nel descrivere il luogo esatto dove è avvenuto l’infortunio ai soccorritori, contattati telefonicamente dove era disponibile il segnale. Proprio il roanese è andato incontro alla squadra del Cnsas già in cammino per prestare aiuto all’infortunata, per poi accompagnare i cinque specialisti della montagna “di turno” dalle due amiche in difficoltà.

I soccorritori si sono avvicinati in jeep nel primo tratto percorribile, per poi proseguire a piedi nella zona più difficilmente accessibile per il terreno inzuppato dalle piogge. Una volta raggiunta la vittima dell’infortunio articolare, i membri del Corpo le hanno stabilizzato la gamba e, dopo averla adagiata su una barella, l’hanno trasportata a monte per 300 metri su un sentiero e di seguito su una mulattiera fino all’ambulanza, partita poi in direzione dell’ospedale di Asiago. Ricoverata nel reparto di ortopedia, si valuterà oggi l’entità della possibile frattura al piede e l’eventualità di un intervento chirurgico.