Causa influenza diminuiscono le riserve di sangue. L’appello della Fidas: “Andate a donare”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Fidas invita i cittadini alla donazione di sangue

L’influenza sta colpendo i vicentini e le riserve di sangue si sono ridotte, così la Fidas invita ad andare a fare il prelievo di sangue per far sì che ci siano sempre sacche a disposizione. Le donazioni di sangue, infatti, in questa stagione particolarmente fredda, appaiono ancor più necessarie.

“L’inverno è stato mediamente mite, ma questi ultimi dieci giorni di temperature rigide, alle quali da tempo non eravamo più abituati – spiega il presidente provinciale di Fidas Vicenza, Mariano Morbin – hanno provocato un’impennata di influenze e, di conseguenza, ridotto il numero di donatori di sangue disponibili. Le riserve delle Ulss vicentine sono soddisfacenti, ma è opportuno ricordare ai donatori in salute di fare uno sforzo in più”.

Fidas Vicenza, attraverso la propria segreteria provinciale e gli 80 gruppi nel territorio provinciale, si è prontamente attivata, per ricordare ai propri donatori di essere costanti nel compiere quell’atto di solidarietà che significa salvare una vita. Ed a Vicenza, effettivamente, la generosità non manca. Infatti, sono oltre 18mila i donatori di sangue, con all’attivo più di 30mila donazioni. Numeri di tutto riguardo, che fanno di Fidas Vicenza la prima federata veneta e la terza a livello nazionale.

“Non stiamo vivendo una situazione di allarme – conclude il presidente Morbin – ma è bene risvegliare le coscienze e chiedere uno sforzo in più a quei donatori che hanno perso l’abitudine di andare a donare costantemente. Si tratta di un ulteriore impegno indispensabile a portare a livelli di sicurezza le scorte di emocomponenti a livello nazionale, per sopperire a quelle regioni in cui, per motivi meteorologici, i donatori non sono riusciti a raggiungere i centri raccolta sangue. Ricordiamo, inoltre, che una donazione costante stabilizza le riserve di sangue ospedaliere ed al contempo consente al donatore di tenere monitorato il proprio stato di salute. Solidarietà e benessere, quindi, vanno di pari passo”.