Freddo polare, strutture di accoglienza per i senzatetto quasi al limite

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Una delle stanze del dormitorio della Caritas diocesana in contrà Torretti a Vicenza

Il termometro sotto zero ha riempito le strutture che a Vicenza e in provincia danno ospitalità ai senzatetto. Mentre giunge notizia di due clochard morti per il freddo a Milano e a Firenze nelle ultime ore, sono già infatti sei le persone senza dimora morte in Italia nelle ultime 48 ore a causa dell’assideramento (le altre quattro a Messina, Avellino, Latina e Aversa).

Va detto che il più delle volte si tratta di persone che non hanno accettato di trasferirsi in strutture riscaldate a loro dedicate: persone provate anche nel fisico dalla vita di strada, spesso malate, in difficoltà nel relazionarsi anche con i volontari presenti in ogni città.

Ma vediamo come è la situazione nel vicentino.

A Vicenza sono tre le strutture attive per i senza dimora e in questi giorni sono tutte al completo o quasi: l’Albergo cittadino in viale San Lazzaro, che ospita quasi sessanta persone (non solo homeless ma anche persone con situazioni di particolare fragilità sociale); tre moduli-container allestiti da pochi giorni in via Battaglione Framarin (riscaldati, ospitano attualmente fra le 12 e le 15 persone a notte e hanno ancora qualche disponibilità di posti letto) e Casa San Martino in contrà Torretti (può ospitare fino a 65 persone e in questi giorni segna il “tutto esaurito”). Le prime due fanno capo all’assessorato ai servizi sociali del Comune e sono gestite operativamente dalla cooperativa Cosep, la terza è una struttura della Caritas diocesana vicentina, attiva ormai da 19 inverni e che offre tutto l’anno servizi come dormitorio, mensa, docce, lavanderia, segretariato sociale e laboratori occupazionali (distribuiti fra Casa Santa Lucia in via Pasi e Casa San Martino in contrà Torretti).

In città è attiva anche una unità di strada della Croce Rossa e il servizio di strada di alcuni volontari Caritas, che offrono tè caldo e un minimo di dialogo a chi dorme in strada. “Visti i rigori di questi giorni – spiega l’assessore alla famiglia Isabella Sala – mi appello ai vicentini perché se scorgono qualche senzatetto che corre il rischio di morire assiderato lo invitino a rivolgersi alle strutture presenti in città o avvertano la polizia locale. Anche oggi abbiamo accolto una coppia che dormiva in auto”. “Come Caritas – spiega il direttore don Enrico Pajarin – nei momenti in cui fa più freddo, così come fa il Comune, rendiamo più elastiche le necessarie regole dell’accoglienza: chiunque bussa, non viene lasciato al freddo”. Caritas distribuisce in ogni caso anche coperte a chi sceglie di dormire fuori o in luoghi disabitati (600 quelle distribuite lo scorso inverno).

A Bassano è attiva invece Casa San Francesco (20 posti letto, una sessantina le persone che mediamente transitano in un anno), affidata dal Comune in gestione a una cooperativa. Ha sede in via S.Sebastiano.

A Schio è presente invece in via Bonamigo Casa Bakhita, gestita dalla cooperativa sociale Samarcanda: 20 posti letto, un’ottantina di persone ospitate ogni anno.

Ad Arzignano, infine, il luogo dove possono ripararsi dal freddo le persone senza casa è Casa Alice Dalli Cani in via Chiampo: 12 i posti letto, una cinquantina di ospiti all’anno. E’ data in gestione dal Comune alla cooperativa sociale Cosmo.

Tutte queste strutture fanno parte della “Rete Territoriale di inclusione sociale, che prevede non solo di dare un luogo in cui dormire ma anche uno spazio di accompagnamento (comprensivo dei servizi di dormitorio, mensa, docce, lavanderia e laboratori occupazionali) per favorire l’integrazione delle persone in stato di grave marginalità, spesso grazie anche una rete importante di operatori e volontari.