Sette minorenni afghani nascosti nel rimorchio pieno di pneumatici

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In sette stipati dentro a un camion carico di pneumatici: sono stati trovati ieri mattina dai dipendenti nella sede di una società di logistica e trasporti a Pozzoleone.

A chiedere l’intervento dei carabinieri di Thiene, i responsabili dell’azienda con una telefonata alla centrale operativa dell’Arma: al momento di scaricare il carico da un autoarticolato proveniente dalla Romania, gli operai si sono accorti che, all’interno del rimorchio, erano stipati i sette giovani uomini.

Sul posto è giunta quindi una pattuglia della Tenenza dei carabinieri di Dueville: i militari hanno verificato che si trattava di profughi provenienti dall’Afghanistan, tutti minorenni (di età compresa tra 14 e 18 anni), apparentemente in buona salute, anche se ovviamente provati dalle estenuanti condizioni del viaggio. In supporto è giunta anche una pattuglia dell’aliquota radiomobile di Thiene, oltre al comandante della Stazione di Sandrigo: i carabinieri hanno preso in custodia i giovani per dargli la dovuta assistenza.

I ragazzi si dichiarati richiedenti asilo e son stati subito accompagnati all’ospedale San Bortolo di Vicenza per essere anche sottoposti a test sierologico Covid-19 e successivamente presso la compagnia dei carabinieri di Thiene dove, dopo essere stati rifocillati, i militari dell’Arma si sono occupati di tutte le operazioni connesse alla loro identificazione, nonché di far luce sulle dinamiche della faccenda.

Dai primi riscontri effettuati sembrerebbe che i sette giovani abbiano intrapreso questo viaggio con l’intento di arrivare in Germania, partendo dall’Afghanistan circa 3 mesi fa, su input dei loro genitori, e abbiano attraversato a piedi e con mezzi di fortuna più Stati fino a giungere in un grande parcheggio di un polo logistico in Romania dove si sono celatamente introdotti all’interno del rimorchio del bilico diretto in Italia, all’insaputa dell’autista.

Le operazioni sono andate avanti fino al tardo pomeriggio di ieri in stretto coordinamento con la Prefettura di Vicenza, che ha provveduto a trovare una idonea sistemazione dei sette giovani presso un appartamento gestito da un’associazione vicentina. Ora proseguiranno le attività investigative dei carabinieri, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Vicenza e di quella della Procura presso il Tribunale dei Minorenni di Venezia, per accertare l’eventuale coinvolgimento di terzi nelle varie fasi del lungo viaggio affrontato dai sette giovani richiedenti asilo.

Non si tratta del primo caso di arrivi a bordo di camion di pneumatici: recentemente, un’odissea simile sulla rotta balcanica, durata otto mesi, era stata scoperta in provincia di Monza a inizio febbraio. Migliaia di profughi, molti proprio dall’Afghanistan, hanno trascorso l’inverno (con temperature sottozero e con abiti inadeguati) in Bosnia in tende di fortuna all’aperto o in edifici abbandonati. Fra loro, i 1400 ospiti del campo-lager di Lipa, vicino a Bihac, incendiato per cause ignote a fine dicembre. L’Afganistan è uno dei paesi asiatici più insicuri e violenti, dove la povertà regna sovrana e gli attentati dei talebani sono frequenti: il sogno di raggiungere l’Europa, e quindi un futuro migliore, di questi giovanissimi in fuga dalla disperazione si infrange però contro la violenza e le torture della polizia croata e i respingimenti della polizia slovena, croata ma anche italiana.