A Mestre bus contro un palazzo: è il mezzo ‘gemello’ della strage del 3 ottobre

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Un nuovo incidente a Mestre (Venezia) ha coinvolto ancora una volta un autobus della compagnia ‘La Linea’, la stessa della tragedia del 3 ottobre scorso in cui hanno perso la vita 21 persone, dopo che il mezzo per cause ancora in corso di accertamento cadde da un viadotto.

Anche in questo caso il mezzo privo di controllo è uscito di strada, andando a sbattere contro il pilastro di un’abitazione, in Via Carducci. Per fortuna questa volte non ci sono state vittime. Per i 14 passeggeri a bordo solo lievi contusioni, mentre resta ricoverato il conducente del mezzo, ancora in osservazione per accertamenti al Pronto Soccorso di Mestre.

Cosa è successo all’autista. “Ho visto tutto bianco, mi sentivo svenire ed ho perso il controllo del mezzo” ha dichiarato l’autista 60enne che ha confessato che da qualche giorno non si sentiva bene. Versione confermata anche dall’Ad dell’azienda Massimo Fiorese, uno dei tre indagati per l’altro incidente del 3 ottobre.

Dopo l’ennesimo incidente, sospeso il servizio dei bus elettrici. L’Avm, la società che gestisce le tratte di trasporto urbano, ha annunciato che da domani in via cautelativa, sarà sospeso il servizio di tutti i bus elettrici de ‘La Linea’, che verrà coperto con mezzi propri.

Periodo decisamente nero per la compagnia ‘La Linea’, che dal canto suoi dopo i controlli ha affermato che non sono emerse “problematiche di natura tecnica sul mezzo peraltro di recentissima produzione”. In una nota si precisa che sono state anche attivate le procedure interne per tutti i controlli del caso attribuendo l’incidente “come appare dalle prime dichiarazioni ad un malore del conducente”.

Le scuse dell’azienda. “Siamo molto dispiaciuti fa sapere l’azienda – che alcuni passeggeri, oltre allo stesso conducente – abbiano patito contusioni o lesioni e sarà naturalmente aperta la pratica con la compagnia assicurativa”.

Sulla sospensione del servizio si legge: “Per quanto attiene la comunicazione di sospensione temporanea del servizio, dei bus elettrici, da parte del Comune di Venezia per effettuare verifiche – conclude ‘La Linea’ -, ne auspichiamo la pronta ripresa non essendo emerse, né constatate, problematiche di natura tecnica sul mezzo peraltro di recentissima produzione”.

Sulla vicenda la Procura della Repubblica di Venezia ha aperto un fascicolo. Le indagini sono affidate alla Polizia locale, così come per il mezzo gemello precipitato dal cavalcavia il 3 ottobre. Intanto, nella notte sono stati effettuati dei rilievi anche sul palazzo conto cui ha impattato il bus, ma non sarebbero emersi problemi di staticità per il palazzo.