Libia: raid su un centro di detenzione di migranti: decine di morti

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Secondo fonti di soccorso libiche almeno 40 persone sono morte in un raid aereo che ha colpito il centro di detenzione per migranti illegali a Tagiura, vicino Tripoli. Il ministero della Salute del governo sostenuto dall’Onu ha aggiunto che nel bombardamento sono rimasti feriti almeno 80 migranti.

In un comunicato, il governo appoggiato dagli Stati Uniti ha accusato per il raid l’Esercito nazionale libico guidato dal comandante Khalifa Haftar. La Libia è sempre divisa tra due governi in lotta e le forze di Haftar controllano gran parte dell’est e del sud del Paese.

Il commento del ministro degli Esteri, Enzo Moavero: “Apprendo, con sgomento, del bombardamento notturno a Tagiura, nei pressi di Tripoli, che ha colpito un centro per migranti, causando la morte di decine di persone, tra i quali donne e bambini. Un’ulteriore tragedia che mostra l’atroce impatto della guerra sulla popolazione civile”. Il ministro italiano ha poi espresso “la netta condanna dei bombardamenti indiscriminati di aree civili” che “si accompagna all’appello a fermare un aggravarsi delle ostilità che mette continuamente in gravissimo pericolo vite umane e distrugge infrastrutture essenziali per la popolazione. Occorre garantire, immediatamente, misure di seria protezione per i civili e, in particolare, trasferire i migranti che si trovano nelle strutture di raccolta in luoghi al sicuro dai combattimenti e sotto la tutela delle Nazioni Unite”.